Le nuove restrizioni decise dal governo

Entreranno in vigore dal 15 marzo e riguardano, tra le altre cose, anche le festività pasquali

La Darsena di Milano, il 7 marzo (Ansa/Matteo Corner)
La Darsena di Milano, il 7 marzo (Ansa/Matteo Corner)

Il governo ha approvato un decreto legge con alcune nuove misure restrittive per provare a contenere i contagi da coronavirus nelle prossime settimane. Le misure entreranno in vigore il 15 marzo e varranno fino al 6 aprile, comprendendo quindi il periodo delle festività pasquali. Il decreto prevede, dal 15 marzo, «l’applicazione, nei territori in zona gialla, delle misure attualmente previste per la zona arancione» e il passaggio in zona rossa per le regioni «in cui si verifichi una incidenza cumulativa settimanale dei contagi superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti, a prescindere dagli altri parametri riferiti al colore della zona».

Il decreto conferma inoltre quanto previsto dal DPCM del 2 marzo: i presidenti delle Regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano possono applicare le misure previste per la zona rossa – o anche «ulteriori motivate misure più restrittive» – in province o in aree «in cui la circolazione di varianti di SARS-CoV-2 determini alto rischio di diffusività o induca malattia grave».

Il nuovo decreto legge non prevede quindi un lockdown generale per tutto il paese, un’ipotesi di cui si era molto discusso nelle scorse settimane.

Nel decreto ci sono anche alcune misure che riguardano i «congedi parzialmente retribuiti» per i lavoratori dipendenti, «nei casi di sospensione delle attività scolastiche o di infezione o quarantena dei figli».

Per quanto riguarda gli spostamenti verso altre abitazioni private, un comunicato sul sito del governo dice:

Dal 15 marzo al 2 aprile e il 6 aprile 2021, nelle zone gialle e arancioni, sarà possibile recarsi in altre abitazioni private abitate solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno dello stesso Comune. Si potranno spostare al massimo due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

A proposito delle festività pasquali – cioè per il 3, il 4 e il 5 aprile – il comunicato aggiunge:

Sull’intero territorio nazionale, ad eccezione delle Regioni o Province autonome i cui territori si collocano in zona bianca, si applicheranno le misure stabilite per la zona rossa. In tali giorni, nelle zone interessate dalle restrizioni, gli spostamenti verso altre abitazioni private abitate saranno possibili solo una volta al giorno, tra le ore 5.00 e le 22.00, restando all’interno della stessa Regione.

Di fatto, quindi, dal 3 al 5 aprile, fatta eccezione per le regioni in zona bianca, tutte le altre saranno in zona rossa. Una zona rossa in cui però sarà possibile, senza uscire dalla propria regione, fare uno spostamento al giorno (a determinate condizioni) verso altre abitazioni private.

Le nuove misure sono state decise in seguito alle raccomandazioni arrivate dal Comitato Tecnico Scientifico, che ha consigliato di rafforzare quelle attualmente in vigore, alla luce dell’aumento dei contagi in molte zone d’Italia.