I prossimi passaggi del governo Draghi

Oggi alle 12 ci saranno il giuramento dei ministri e la cosiddetta cerimonia della campanella, la fiducia alle Camere verrà chiesta la settimana prossima

(ANSA/POOL/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/POOL/ALESSANDRO DI MEO)

Ieri sera il prossimo presidente del Consiglio Mario Draghi ha accettato l’incarico che gli era stato affidato nei giorni scorsi dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e ha annunciato la lista dei ministri del suo nuovo governo. Sia Draghi sia i ministri entreranno ufficialmente in carica dopo il giuramento di fedeltà alla Repubblica, previsto per oggi alle 12 al palazzo del Quirinale.

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Per via della pandemia da coronavirus sarà un giuramento diverso dal solito. Non saranno ammessi né i parenti dei nuovi ministri né i giornalisti e i fotografi. In attesa del giuramento i ministri saranno seduti a distanza nel Salone delle Feste; poi, spiega Repubblica, si sposteranno nel salone dei Corazzieri per la rituale foto di gruppo, «posizionati in tre file da sette, a un metro di distanza». Molti dei nuovi ministri hanno già esperienze precedenti di governo, e quindi hanno già giurato in passato: sarà la prima volta invece per Marta Cartabia, Daniele Franco, Roberto Cingolani, Patrizio Bianchi, Vittorio Colao e Cristina Messa, cioè i ministri “tecnici” scelti da Draghi.

Subito dopo è prevista la cosiddetta cerimonia della campanella, cioè il passaggio della campanella che segnala l’inizio del Consiglio dei ministri dalle mani del presidente del Consiglio uscente al suo successore. La “cerimonia della campanella” più famosa che si ricordi è senza dubbio quella del passaggio di governo tra Enrico Letta e Matteo Renzi, diventata celebre per questa foto. È previsto per le 14 il primo Consiglio dei ministri del nuovo governo.

Non è ancora chiaro, invece, quando il nuovo governo dovrebbe chiedere la fiducia alle Camere, un passaggio che secondo la Costituzione deve avvenire entro dieci giorni dal decreto di nomina del presidente del Consiglio. Secondo il Corriere della Sera Draghi dovrebbe chiedere la fiducia al Senato mercoledì 17 e presentarsi alla Camera il giorno successivo, giovedì 18. Non ci saranno sorprese: il nuovo governo otterrà una fiducia molto larga, dato che al momento l’unico partito all’opposizione è Fratelli d’Italia (che potrebbe anche astenersi, come ha fatto sapere nei giorni scorsi la sua leader Giorgia Meloni).

La prima scadenza del nuovo governo sarà probabilmente il rinnovo del divieto di spostamento fra regioni, che per le zone gialle è valido fino al 25 febbraio (ed è probabile che all’interno del governo ci siano sensibilità diverse sulle decisioni da prendere). Il 31 marzo invece scade il blocco dei licenziamenti imposto dal governo uscente guidato da Giuseppe Conte: non è ancora chiaro quali saranno le intenzioni del governo a riguardo, anche perché i ministri che si occupano più direttamente della questione – il nuovo ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Andrea Orlando, del Partito Democratico, e quello allo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, della Lega – hanno posizioni di partenza molto diverse.

Draghi parteciperà invece alla sua prima riunione del Consiglio Europeo – l’organo dell’Unione Europea composto dai 27 capi di stato e di governo – in qualità di presidente del Consiglio il 25 marzo, mentre il 25 febbraio è prevista una videoconferenza informale fra i leader in cui si discuterà soprattutto dei piani di vaccinazione.