Un diplomatico iraniano è stato condannato per un tentato attacco terroristico vicino a Parigi del 2018

Un agente della polizia addetto alla sicurezza durante il processo ad Anversa, in Belgio, il 4 febbraio 2021 (AP Photo/Virginia Mayo)
Un agente della polizia addetto alla sicurezza durante il processo ad Anversa, in Belgio, il 4 febbraio 2021 (AP Photo/Virginia Mayo)

Giovedì il tribunale di Anversa, in Belgio, ha condannato a 20 anni di carcere un diplomatico iraniano, Assadollah Assadi, per un tentato attacco terroristico che venne sventato nel 2018 vicino a Parigi: dalla rivoluzione iraniana del 1979 non era mai successo che un funzionario iraniano affrontasse accuse di questo genere in Europa. Oltre al diplomatico, sono state condannate altre tre persone iraniane a 15, 17 e 18 anni di carcere.

L’attacco terroristico aveva come obiettivo un grande evento organizzato dal Mujahedeen-e-Khalq, più noto con la sigla MEK, un gruppo iraniano di opposizione che vorrebbe rovesciare il governo, per molto tempo considerato un’organizzazione terroristica dagli Stati Uniti e in Europa, e tuttora bandito in Iran.

Già nel 2018 la Francia aveva accusato l’Iran di essere dietro al progetto dell’attacco. L’avvocato della procura belga, Georges-Henri Beauthier, ha detto a Reuters che la sentenza ha mostrato due fatti: «Un diplomatico non ha l’immunità per compiere atti criminali, e la responsabilità dello stato iraniano in quella che sarebbe potuta essere una carneficina».