Una canzone dei Polyphonic Spree

Per voi che leggete la newsletter la mattina

(Photo by Santiago Felipe/Getty Images)
(Photo by Santiago Felipe/Getty Images)

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Il New York Times ha un articolo sui Weather Station, di cui avevamo parlato per i bei singoli dei mesi scorsi (uno soprattutto): il disco esce il 5 febbraio.
C’è una grossa agitazione nel business della musica britannico, perché Brexit creerà delle complicazioni.
Mi ero dimenticato di segnalare che nello show televisivo per l’insediamento di Biden erano riapparsi pure i New Radicals (c’è tutta una storia), band di un solo gran disco pop.
Una cosa di dieci anni fa, una scusa per tirare fuori ancora una volta All by myself.

Have A day / Celebratory
Loro sono probabilmente innocui, ma io associo i Polyphonic Spree – con le loro tuniche, il coro, quei temi e suoni da culto astrologico e la provenienza texana – a certe sette dei film americani sugli anni Settanta (ma con strascichi successivi), quelle che si impiantano in mezzo al nulla a costruire comunità autonome e poi va sempre a finire male (no, non sempre). Una volta sono stato in Arizona e in certi posti il fricchettonismo desertico era proprio di quel genere lì dei film. C’è persino un nome, Cosmopop, che riguarda anche la musica.

Vabbè, loro sono sicuramente innocui: e fanno una musica che solo loro, e per questo si fece notare molto all’inizio del millennio. Quello nella foto si chiama Tim DeLaughter, e ha messo insieme i Polyphonic Spree a Dallas, coinvolgendo un sacco di musicisti e coristi. Le loro prime cose dal vivo colpirono e rapidamente divennero una cosa usata nelle più varie occasioni pubbliche (fino alla cerimonia dei Nobel) e nelle più varie colonne sonore e spot pubblicitari. Have A day / Celebratory era nel loro primo disco del 2002, poi ne hanno fatti altri cinque: ora sono fermi da un po’ di anni, ma alla fine del 2020 avevano pubblicato una breve raccolta di cover.

I loro pezzi angelico/motivazionali sono divertenti e piacevoli: come tutte le cose particolari, dopo un po’ si somigliano tutti, ma sono una garanzia se volete passare la giornata con qualcosa che non rischi mai di avere momenti molesti. E sì, questa è una canzone più mattutina del solito, per voi che leggete la newsletter la mattina, che vi vedo.
(ah, grazie di tutte le mail, e commenti e ricordi, eccetera!)


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