Civati dice che Renzi ha ragione, su due cose

Il MES e il Recovery Fund, cioè i due punti con cui Renzi ha motivato la crisi di governo, ha raccontato al Foglio

(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

In un’intervista al Foglio, Pippo Civati – ex parlamentare e fra i leader del Partito Democratico, poi segretario di Possibile, oggi a capo della casa editrice People – ha parlato con Carmelo Caruso della crisi di governo provocata in queste settimane da Matteo Renzi, con cui ormai più di dieci anni fa aveva avviato un primo tentativo di riformare dall’interno il PD, organizzando la prima delle riunioni alla stazione Leopolda di Firenze.

Civati sostiene che Renzi «fa casino per costituzione», e che a prescindere da come si concluderà la crisi di governo «vince sempre lui»: se il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sarà sostituito, «vince lui». Se invece saranno cambiati alcuni ministri «dirà che è merito suo se la squadra si è rafforzata e che il nuovo governo è più dignitoso. E del resto come dargli torto?».

Subito dopo Civati spiega infatti che Renzi «sul MES ha ragione, così come sul Recovery». Sono i due punti più importanti con cui Renzi ha motivato la crisi di governo: il rifiuto del governo Conte di accedere alla linea di credito del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) che permetterebbe all’Italia di ottenere circa 36 miliardi di euro in prestito a tassi molto bassi, anche se con qualche problema collaterale, e i piani del governo per accedere ai fondi del cosiddetto Recovery Fund europeo, definiti troppo poco ambiziosi da Renzi e dagli esponenti del suo partito, Italia Viva.

– Leggi anche: Gli scenari di una possibile crisi di governo

È assai raro che Civati e Renzi siano d’accordo su punti così rilevanti: dopo aver condiviso una prima esperienza nel PD, nel 2013 Civati si candidò contro Renzi alle primarie del PD per scegliere il nuovo segretario, e due anni dopo fondò Possibile perché in disaccordo con la linea politica di Renzi, ritenuta troppo centrista. Civati ha poi lasciato la guida di Possibile nel 2018, scegliendo di dedicarsi all’editoria.