Oggi, dopo 13 anni, finisce la missione di pace dell’ONU in Darfur

Un membro dell’Unamid a destra, scorta fuori da un elicottero delle Nazioni Unite tre operatori umanitari liberati. L’elicottero era atterrato il 19 luglio 2014 a El Fasher, in Nord Darfur. (AP Photo/Albert Gonzalez Farran, UNAMID, File, LaPresse)
Un membro dell’Unamid a destra, scorta fuori da un elicottero delle Nazioni Unite tre operatori umanitari liberati. L’elicottero era atterrato il 19 luglio 2014 a El Fasher, in Nord Darfur. (AP Photo/Albert Gonzalez Farran, UNAMID, File, LaPresse)

Oggi, 31 dicembre 2020, finisce il mandato dell’UNAMID, la missione di pace congiunta dell’ONU e dell’Unione africana in Darfur, regione nell’ovest del Sudan in conflitto dal 2003. La fine della missione, iniziata nel 2007, era stata concordata lo scorso 22 dicembre dal consiglio di sicurezza dell’ONU. Dal primo gennaio ci vorranno circa 6 mesi per ritirare gli 8mila membri della missione, composta da militari, agenti di polizia e civili.

L’UNAMID lascia al governo di transizione del Sudan il compito di mantenere la pace e la sicurezza in Darfur. Il conflitto interno tra i Janjawid, un gruppo di miliziani arabi di etnia baggara, e la popolazione non baggara era peggiorato particolarmente nel 2006, rendendo necessario l’intervento negli anni successivi di molte associazioni umanitarie e organizzazioni non governative.

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