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  • Giovedì 31 dicembre 2020

L’attentatore di Nashville era un complottista?

Gli investigatori stanno indagando per capire se tra i motivi che lo hanno spinto a causare l'esplosione possano esserci alcune teorie del complotto, come la "cospirazione rettiliana" e quella sul 5G

Un'auto distrutta nell'esplosione avvenuta il giorno di Natale a Nashville, nel Tennessee (AP Photo/Mark Humphrey, LaPresse)
Un'auto distrutta nell'esplosione avvenuta il giorno di Natale a Nashville, nel Tennessee (AP Photo/Mark Humphrey, LaPresse)

Il 28 dicembre Anthony Warner è stato identificato come il responsabile dell’esplosione di un camper avvenuta il giorno di Natale a Nashville, nel Tennessee, che ha causato la sua morte e ha ferito altre 3 persone, oltre ad aver provocato molti danni a strade e palazzi. Ora gli investigatori federali stanno indagando per capire cosa abbia spinto Warner, un 63enne informatico in pensione, a far esplodere il camper, cercando di ricostruire le sue abitudini e parlando con le persone che lo conoscevano.

Un funzionario delle forze delle ordine ha parlato in forma anonima con Associated Press, spiegando che si sta verificando se Warner credesse in alcune teorie del complotto. Le testimonianze raccolte dicono che Warner credeva nella cospirazione rettiliana, una teoria priva di fondamento secondo cui politici, personaggi dello spettacolo e altre persone in vista sono in realtà alieni simili a lucertole inviati sulla terra per controllare la società, e responsabili di una serie di tragedie storiche. Secondo questa teoria sarebbero rettiliani la famiglia reale britannica, il papa, la famiglia Obama, Justin Bieber e molti altri.

Sempre secondo Associated Press, Warner avrebbe raccontato ad alcune persone di essere andato in camper in un luogo non specificato del Tennessee a cacciare alieni.

Dopo l’esplosione, si è pensato da subito che l’obiettivo di Warner potesse essere l’edificio di un centro tecnico della compagnia di telecomunicazioni AT&T, quello che è rimasto più danneggiato e vicino al quale era posizionato il camper. Gli investigatori stanno cercando di approfondire una possibile affiliazione di Warner a teorie cospirative per capire se credesse anche ad altre infondate teorie sul 5G, ed eventualmente se fossero collegate alla compagnia AT&T. 

Le altre ricerche della polizia si stanno concentrando sulla ricostruzione della sua rete di conoscenze per capire dove possa essersi procurato i materiali per costruire una bomba.

Un rapporto della polizia divulgato il 30 dicembre, spiega che oltre un anno fa, ad agosto del 2019, l’avvocato della compagna di Warner, Pamela Perry, aveva chiamato la polizia temendo che Warner si volesse suicidare. Arrivati nella sua abitazione, gli agenti hanno trovato Perry sulla veranda con accanto due pistole scariche. In quell’occasione, secondo il rapporto, Perry avrebbe detto agli agenti che il suo compagno Anthony Warner stava costruendo una bomba. Perry fu poi portata a fare delle valutazioni psicologiche sulla sua salute mentale.

A seguito della segnalazione gli agenti andarono a casa di Warner, poco lontano da lì, ma lui non rispose alla porta. Videro un camper nel giardino recintato, lo stesso dell’esplosione, ma non riuscirono a vedere cosa ci fosse dentro. Non avendo una motivazione per un mandato di perquisizione, tornarono indietro. Il capo della polizia di Nashville John Drake ha difeso l’operato dei suoi agenti, dicendo che Warner non aveva precedenti, a parte un arresto per detenzione di marijuana nel 1978.

– Leggi anche: Il video degli agenti di polizia a Nashville, prima e dopo l’esplosione di Natale