Loujain Al-Hathloul, l’attivista saudita arrestata per aver guidato una macchina, è stata condannata a 5 anni e 8 mesi

Loujain Al-Hathloul in una foto postata nel 2018 sul suo profilo Twitter, qualche mese prima che venisse arrestata (Twitter: @LoujainHathloul)
Loujain Al-Hathloul in una foto postata nel 2018 sul suo profilo Twitter, qualche mese prima che venisse arrestata (Twitter: @LoujainHathloul)

Lunedì 28 dicembre è stata condannata a 5 anni e 8 mesi di carcere Loujain Al-Hathloul, una delle attiviste più in vista per i diritti umani in Arabia Saudita. Al-Hathloul, 31 anni, era stata arrestata a maggio del 2018, perché anni prima aveva iniziato una campagna contro il divieto di guida per le donne in Arabia Saudita, con cui si era procurata l’accusa di terrorismo.

Amnesty International e altre organizzazioni per i diritti umani avevano chiesto inutilmente la sua scarcerazione e documentato le torture e violenze sessuali che Al-Hathloul aveva subito fin dall’inizio della sua detenzione. Poche settimane dopo il suo arresto, in Arabia Saudita era stato tolto il divieto che impediva alle donne di guidare.

La notizia della condanna è stata data da alcuni media locali, secondo cui la donna è stata condannata per aver commesso «diverse attività proibite dalla legge contro il terrorismo». La notizia è stata confermata anche dalla sorella di Loujain Al-Hathloul, Lina, che sul suo profilo Twitter ha spiegato che nella sentenza il giudice ha previsto anche una sospensione della pena di 2 anni e 10 mesi. Quindi, visti i 2 anni e 7 mesi di pena già scontati, dovrebbe uscire dal carcere nel marzo del 2021.