Almeno 10 alpinisti sono morti sulle montagne a nord di Teheran, in Iran, a causa di valanghe e di una bufera di neve

Sciatori sugli Alborz in Iran (AP Photo/Ebrahim Noroozi)
Sciatori sugli Alborz in Iran (AP Photo/Ebrahim Noroozi)

Sabato la televisione di stato iraniana ha detto che almeno dieci alpinisti sono morti sulle montagne a nord di Teheran, la capitale dell’Iran, a causa di valanghe e di una bufera di neve. Da venerdì anche altri alpinisti risultano dispersi. Le operazioni di soccorso, rallentate dal brutto tempo, sono state interrotte nella notte di sabato e riprenderanno domenica: si stanno concentrando sulle vette di Tochal e Kolakchal della catena montuosa Alborz, un’area molto popolare per gli appassionati di montagna della capitale.

La Mezzaluna rossa iraniana, il corrispettivo islamico della Croce Rossa, sta impiegando 20 squadre di soccorso e ha detto di avere già salvato 14 alpinisti. Sui social media alcune persone hanno parlato di un malfunzionamento dei sistemi GPS, su cui gli alpinisti fanno affidamento in montagna, ma non è chiaro se questo possa avere condizionato il comportamento delle persone morte e disperse a causa della bufera di neve e delle valanghe.

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