Tre peacekeeper dell’ONU sono stati uccisi nella Repubblica Centrafricana

Il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadéra (Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)
Il presidente della Repubblica Centrafricana, Faustin Archange Touadéra (Mikhail Metzel, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP)

Tre peacekeeper dell’ONU (noti anche come “Caschi blu”) sono stati uccisi nella Repubblica Centrafricana in due attacchi diversi, mentre altri due sono rimasti feriti. Gli attacchi sono stati compiuti a Dekoa, nel centro del paese, e nella zona meridionale di Bakouma. Il gruppo di peacekeeper si trovava nella Repubblica Centrafricana in vista delle elezioni presidenziali e parlamentari di domenica 27 dicembre, con l’obiettivo di garantire il corretto svolgimento del voto e di limitare le violenze tra forze governative e ribelli. I tre soldati morti erano del Burundi. L’ONU ha detto che la loro morte potrebbe essere considerata un crimine di guerra.

L’attuale presidente, Faustin Archange Touadéra, alleato della Russia, ha accusato il suo predecessore, François Bozizé, di voler fare un colpo di stato usando i gruppi ribelli; Bozizé, che è stato escluso dalle elezioni e che è sotto sanzioni dell’ONU, ha negato le accuse.