Soumaïla Cissé, leader del principale partito di opposizione del Mali, è morto a Parigi

Soumaïla Cissé durante il voto per le seconde elezioni presidenziali a cui era candidato, il 12 agosto 2018, a Niafunke, in Mali (Boubacar Sada Sissoko/Union for the Republic and Democracy via AP, La Presse)
Soumaïla Cissé durante il voto per le seconde elezioni presidenziali a cui era candidato, il 12 agosto 2018, a Niafunke, in Mali (Boubacar Sada Sissoko/Union for the Republic and Democracy via AP, La Presse)

Venerdì Soumaïla Cissé, ex ministro delle Finanze del Mali e leader del principale partito di opposizione del paese, è morto a Parigi. Cissé aveva 71 anni ed era considerato tra i candidati favoriti per le elezioni presidenziali in programma per il 2022. Tra marzo e ottobre era stato tenuto prigioniero da un gruppo di militanti islamisti che lo avevano rapito durante delle attività di campagna elettorale nella regione di Timbuctù; era stato liberato insieme ai due italiani Pierluigi Maccalli e Nicola Chiacchio e alla cooperante francese Sophie Pétronin.

La notizia della morte di Cissé è stata confermata a Reuters dal suo portavoce Nouhoum Togo, che però non ha voluto dare ulteriori dettagli. Secondo i giornali francesi Cissé è morto di COVID-19: lo avrebbe detto un membro della sua famiglia ad Agence France-Presse.