I dati sul coronavirus di oggi, giovedì 24 dicembre

Ministero della Salute
Ministero della Salute

Nelle ultime 24 ore in Italia sono stati rilevati 18.040 nuovi casi positivi da coronavirus e 505 morti a causa della COVID-19, la malattia causata dal virus.

I ricoverati attualmente sono 26.659 (511 in meno rispetto a ieri), di cui 2.589 nei reparti di terapia intensiva (35 in meno di ieri) e 24.070 negli altri reparti (476 in meno di ieri). Sono stati analizzati in tutto 193.777 tamponi. È risultato positivo il 9,4 per cento dei tamponi di cui è stato comunicato il referto. Ieri i contagi registrati erano stati 14.522 e i morti 553.

La regione con più casi è stata il Veneto (3.837). Seguono Lombardia (2.656), Emilia-Romagna (1.692), Lazio (1.519), Puglia (1.458), Campania (1.156) e Piemonte (1.057).

Le province in cui è stato accertato il maggior numero di casi sono Roma (965), Verona (822), Treviso (769), Milano (697), Venezia (662), Vicenza (642), Bari (566), Torino (560), Padova (554), Napoli (532).

Le principali notizie di oggi 

  • Domenica le prime 9.750 dosi del vaccino sviluppato da Pfizer-BioNTech saranno somministrate ad altrettante persone tra medici, infermieri e operatori sanitari, scelti per prendere parte a quella che il commissario straordinario per l’emergenza coronavirus ha definito una giornata “simbolica” di vaccinazioni, in contemporanea con altri paesi europei. La settimana successiva, cioè da lunedì 28, Pfizer ha detto che consegnerà altre 470mila dosi del vaccino, con cui inizierà la campagna di vaccinazione vera e propria. Qui abbiamo spiegato nel dettaglio come comincerà la vaccinazione in Italia.
  • Da oggi 24 dicembre, vigilia di Natale, l’Italia è “zona rossa”: sono entrate in vigore le misure più restrittive decise dal governo con il decreto legge del 18 dicembre, che comunque permettono, grazie ad alcune deroghe, una certa libertà di movimento. Meno però dei giorni di “zona arancione” nazionale, che saranno i primi tre della prossima settimana, e poi il lunedì successivo. Le restrizioni e le regole per contenere i contagi da coronavirus nel periodo delle feste di Natale e Capodanno saranno valide dal 24 dicembre al 6 gennaio, e sono il risultato di una sovrapposizione di DPCM e decreti legge, cosa che ha provocato una certa confusione. Qui abbiamo spiegato cosa si può fare e cosa non si può fare durante le festività natalizie.

  • Dal 7 gennaio gli studenti delle scuole superiori potranno tornare a seguire le lezioni in presenza, inizialmente al 50 per cento delle ore, per poi passare al 75 per cento. Mercoledì il governo, le regioni, le province e i comuni hanno approvato linee guida in base alle quali, d’ora in poi, «l’eventuale ulteriore sospensione o limitazione delle attività didattiche in presenza sia prevista come misura residuale».
  • Giovedì, durante la conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di regia il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha detto che l’indice Rt «è sotto 1 in tutte le regioni tranne in Molise e Veneto». Secondo i dati del monitoraggio il Veneto ha un indice di trasmissibilità Rt pari a 1,11 e il Molise a 1,02.
  • In questi mesi, molti convalescenti dalla COVID-19, la malattia causata dal coronavirus, hanno segnalato difficoltà a dormire, nei casi più gravi con protratti periodi di insonnia che hanno reso più difficile e lento il loro recupero. Medici e ricercatori sono al lavoro per comprendere meglio questo aspetto della malattia, meno urgente ed evidente rispetto ad altri, ma altrettanto importante per favorire un completo recupero. Qui abbiamo spiegato l’importanza del sonno nella pandemia.