Patrick Zaki dovrà restare in carcere altri 45 giorni

(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)
(ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

Il giudice della terza sezione del tribunale antiterrorismo del Cairo, in Egitto, ha deciso che lo studente egiziano Patrick Zaki dovrà restare in carcere altri 45 giorni. La sentenza è stata pronunciata oggi, lunedì 7 dicembre, in seguito all’udienza che si era tenuta ieri e che era stata inizialmente fissata per sabato. Lo decisione del giudice è stata resa nota su Twitter dall’Eipr, l’organizzazione non governativa per la quale Zaki lavora come ricercatore.

Domenica il giudice aveva ascoltato la tesi degli avvocati di Zaki, che ne chiedevano la scarcerazione, motivandola anche con le torture che lo studente avrebbe subito durante gli interrogatori da parte dei servizi segreti egiziani.

Patrick George Zaki ha 28 anni e si era trasferito a Bologna più di un anno fa per il suo dottorato. Il 7 febbraio, mentre tornava nella sua città natale Mansoura, era stato arrestato quando è atterrato al Cairo senza apparenti motivi. Solo successivamente le autorità egiziane lo avevano informato di essere accusato di propaganda sovversiva. L’accusa è di aver pubblicato notizie false con l’intento di disturbare la pace sociale, di aver incitato proteste contro l’autorità pubblica, di aver sostenuto il rovesciamento dello stato egiziano, di aver usato i social network per minare l’ordine sociale e la sicurezza pubblica, e di aver istigato alla violenza e al terrorismo: tutte accuse che in Egitto di solito sono rivolte a dissidenti o persone critiche verso il governo.