In Campania solo 27 medici dei 450 che si cercavano sono entrati in servizio

Personale medico predispone test antigenici presso la Basilica di San Severo a Napoli. L'iniziativa del cosiddetto "tampone solidale" è stata promossa tra gli altri dalla Fondazione Comunità San Gennaro ONLUS. (Valeria Ferraro/ SOPA Images via ZUMA Wire / ANSA)
Personale medico predispone test antigenici presso la Basilica di San Severo a Napoli. L'iniziativa del cosiddetto "tampone solidale" è stata promossa tra gli altri dalla Fondazione Comunità San Gennaro ONLUS. (Valeria Ferraro/ SOPA Images via ZUMA Wire / ANSA)

Martedì la Regione Campania ha diffuso i dati relativi alle candidature in seguito alla manifestazione di interesse che era stata rivolta a medici di varie specializzazioni per assumere fino a 450 nuove persone: da tempo la Campania – come altre regioni – lamentava la scarsità di medici e infermieri, che l’amministrazione regionale riteneva indispensabili per rispondere alla seconda ondata di contagi da coronavirus.

In totale sono arrivate 156 domande, 25 delle quali sono ancora in attesa di riscontro. In 97 hanno rinunciato all’incarico, mentre altri 7 non avevano i requisiti richiesti. A oggi sono quindi entrati in servizio 27 medici dei 450 che si volevano trovare: 11 medici di medicina d’urgenza, 9 pneumologi, 4 infettivologi e 3 anestesisti.

L’avviso era stato pubblicato dalla Protezione Civile lo scorso 15 novembre con l’obiettivo di trovare in particolare 150 anestesisti, 100 infettivologi, 100 pneumologi e 100 medici specializzati in urgenze ed emergenze, quelli normalmente impiegati nei pronto soccorso.

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