La Borsa ha preso molto bene la notizia del vaccino di Pfizer

Ne hanno beneficiato soprattutto i titoli che erano stati penalizzati dalla pandemia, come il settore aereo e quello del turismo, scrive oggi Il Sole 24 Ore

(Vincent Isore/IP3 via ZUMA Press)
(Vincent Isore/IP3 via ZUMA Press)

Lunedì 9 novembre l’azienda farmaceutica statunitense Pfizer ha annunciato che il vaccino sperimentale contro il coronavirus che sta sviluppando, in collaborazione con la tedesca BioNTech, ha dato risultati sopra le aspettative, rivelandosi più efficace di quanto atteso.

Nonostante la fase 3 della sperimentazione sia ancora in corso, e la cautela è d’obbligo, la notizia segna un importante progresso nelle sperimentazioni dei vaccini per contenere la pandemia. L’annuncio di Pfizer non ha avuto però solo l’effetto di rincuorare chi aspetta un vaccino contro il coronavirus, ma anche ripercussioni sui mercati azionari di tutto il mondo, con tutte le principali Borse mondiali che hanno chiuso la giornata in forte rialzo.

Come fa notare oggi Il Sole 24 Ore, a beneficiare dell’annuncio di Pfizer sono stati soprattutto i titoli che erano stati penalizzati dalla pandemia (il settore aereo, quello del turismo e quello petrolifero, per esempio), mentre “la scommessa sul ritorno alla normalità” ha innescato vendite sui titoli che più di tutti finora avevano beneficiato della pandemia, come società che sviluppano test per il coronavirus, società di consegne a domicilio, Netflix, Zoom e anche Amazon.

In una giornata in cui Piazza Affari ha guadagnato il 5,43% il titolo Diasorin, che da inizio anno vanta la miglior performance tra i titoli del Ftse Mib (+74% alla chiusura di venerdì), ha perso oltre il 16 per cento. Il caso dell’azienda di Salluggia, leader nel mercato di test sierologici e tamponi, non è isolato. Tanti altri titoli che in questi mesi hanno tratto beneficio dall’emergenza sanitaria hanno pagato dazio alla speculazione sul ritorno alla normalità alimentata dai risultati preliminari del vaccino Pfizer che, come noto, sono stati al di sopra delle più rosee aspettative.

Cosa può comportare la fine dell’emergenza? Nel caso di Diasorin potrebbe essere una minor domanda di test e tamponi. Nel caso dell’azienda tedesca di consegna pasti a domicilio HalloFresh (+152% da inizio anno ieri in calo del 15%) meno ordinazioni da chi lavora da casa. E l’elenco potrebbe proseguire a lungo. Soprattutto se ci si sposta a Wall Street dove è quotata buona parte dei titoli tecnologici che hanno tratto profitto dalla pandemia. Come la nota app di videoconferenze Zoom Communication (+534% da inizio anno) ieri in netta controtendenza. Oppure, per citare titoli a maggior capitalizzazione, la piattaforma di streaming Netflix (+47% da inizio anno). Persino un colosso del calibro di Amazon (+69% da inizio anno) ieri ha pagato dazio.

È significativo, da questo punto di vista, il fatto che il Nasdaq, forse l’indice che più di tutti ha beneficiato della pandemia (+32% da inizio anno) viaggiasse poco sopra la parità mentre nel resto del mercato azionario andava in scena il rally.

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