Al Pio Albergo Trivulzio di Milano 64 dipendenti sono risultati positivi al coronavirus

(ANSA/Mourad Balti Touati)
(ANSA/Mourad Balti Touati)

Al Pio Albergo Trivulzio, uno dei più famosi centri di assistenza sanitaria per anziani di Milano, c’è un nuovo focolaio di contagio da coronavirus. 64 dipendenti, su 551 che sono stati sottoposti a tampone, sono risultati positivi ai test e 20 sono ancora in attesa di referto. Si tratta di operatori sociosanitari, tutti asintomatici, che lavorano sia nella parte del Pio Albergo Trivulzio dove ci sono i pazienti in riabilitazione e cure intermedie (che sono ricoverati per periodi di tempo più brevi), sia nella RSA, la casa di riposo in cui gli anziani non autosufficienti risiedono per periodi più lunghi.

Su un totale di 727 pazienti, 156 sono in riabilitazione. Sei di loro sono risultati positivi al coronavirus e sono già stati trasferiti in ospedale. Nella struttura i tamponi vengono fatti ai lavoratori ogni 15 giorni, mentre ogni giorno all’ingresso nell’istituto viene misurata la temperatura corporea. Al momento le visite dei parenti degli ospiti sono vietate. Nella settimana dal 12 al 16 ottobre erano risultati positivi 14 pazienti dell’istituto e 5 dipendenti.

La procura di Milano lo scorso aprile aveva aperto un’inchiesta, tuttora in corso, su una serie di morti sospette durante la prima ondata di contagi.