È stata arrestata in Siria Alice Brignoli, una donna italiana che nel 2015 aderì all’ISIS

Un'immagine di Alice Brignoli, diffusa dai carabinieri del Ros dopo l'ordinanza di custodia cautelare del 28 aprile 2016 (ANSA/CARABINIERI)
Un'immagine di Alice Brignoli, diffusa dai carabinieri del Ros dopo l'ordinanza di custodia cautelare del 28 aprile 2016 (ANSA/CARABINIERI)

Alice Brignoli, una donna italiana che nel febbraio del 2015 era partita da Bulciago, in provincia di Lecco, con il marito Mohamed Koraichi, per la Siria per aderire all’ISIS (o Stato Islamico), è stata arrestata e riportata in Italia insieme ai suoi tre figli e a un quarto bambino, avuto da Koraichi nei campi di addestramento da una seconda moglie. Brignoli è stata trovata in un campo per rifugiati di Al-Hawl, in Siria.

Le ricerche di Brignoli andavano avanti dal 2016, quando il Gip di Milano Manuela Cannavale aveva emesso un’ordinanza cautelare per lei, il marito, la sorella e il cognato di Koraichi e un’ulteriore coppia di persone radicalizzate. Tutti insieme avevano raggiunto la Siria in auto attraverso i Balcani e la Turchia.

Da martedì Brignoli si trova nel carcere di San Vittore a Milano. Il marito Koraichi è morto invece qualche mese fa per una infezione intestinale. Era stata la madre di Alice Brignoli a denunciare la scomparsa della figlia il 6 marzo 2015. Aveva spiegato che il processo di radicalizzazione era cominciato dopo il matrimonio con Koraichi nel 2008. Era stato lui, secondo la donna, a convincere la moglie e la sorella ad aderire all’ISIS. Dalle conversazioni intercettate allora dai carabinieri, Koraichi sembrava intenzionato a effettuare un attentato suicida e progettava di farlo in Italia.