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  • Sabato 19 settembre 2020

È morta Ruth Bader Ginsburg

Era la più anziana Giudice della Corte Suprema statunitense, molto nota e rispettata: si sta già parlando dei tempi con cui potrebbe essere sostituita

Ruth Bader Ginsburg
Ruth Bader Ginsburg (Alex Wong/Getty Images)

È morta a 87 anni Ruth Bader Ginsburg, la più anziana giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti, e di certo la più nota. Ginsburg, come ha spiegato la Corte stessa, è morta nella notte di venerdì per un tumore al pancreas nella sua casa di Washington. «Il nostro paese ha perso una giurista di grandezza storica», ha detto, parlando di lei, John Roberts, il giudice capo della Corte Suprema degli Stati Uniti. L’ex presidente Barack Obama ha parlato di lei come di una «paladina per l’uguaglianza di genere».

Ginsburg, seconda donna a diventare giudice della Corte Suprema, fu nominata nel 1993 dall’allora presidente Bill Clinton ed era considerata una giudice progressista, già molto famosa e rispettata. La sua nomina fu ratificata dal Senato con 96 voti favorevoli su 100, una cosa mai più successa.

Della salute di Ginsburg si era parlato molto negli ultimi anni. I giudici della Corte Suprema, infatti, vengono scelti dal presidente e la loro la nomina, che dura a vita, deve essere confermata dal Senato. In teoria, quindi, già prima delle prossime elezioni del 3 novembre Donald Trump e il Senato potrebbero nominare un nuovo giudice e scegliere qualcuno con posizioni e idee molto più conservatrici rispetto a quelle di Ginsburg. Trump sembra intenzionato a farlo e della cosa si parlerà molto nei prossimi giorni di campagna elettorale.

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Al momento, dopo la morte di Ginsburg, nella Corte Suprema ci sono otto giudici, cinque considerati conservatori e tre progressisti. In questi quattro anni, inoltre, Trump aveva già avuto modo di nominare altri due giudici – Neil Gorsuch e Brett Kavanaugh –scegliendoli entrambi piuttosto conservatori. Se i Repubblicani dovessero nominare un altro giudice conservatore lo squilibrio si accentuerebbe ancora, con conseguenze che potrebbero farsi vedere per anni, forse decenni.

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Secondo NPR, prima di morire, ma già sapendosi malata, Ginsburg aveva fatto scrivere in una sorta di suo testamento: «Il mio più forte desiderio è non essere rimpiazzata finché non sarà arrivato un nuovo presidente». Dopo essere stato informato della sua morte, Trump ha detto: «Non lo sapevo. Ha avuto una vita incredibile, cos’altro si può dire?». Poi ha pubblicato dal suo profilo un comunicato in cui ha parlato di lei come di una «gigante della legge».

Nata a Brooklyn, New York, nel 1933, Ginsburg aveva studiato legge ad Harvard, una delle nove donne tra circa 500 uomini iscritti. Nonostante fosse risultata tra i migliori del suo corso, faticò a trovare lavoro, svolse diverse attività più o meno legate alla giurisprudenza e nel 1972 fondò la Women’s Rights Project presso l’American Civil Liberties Union, una organizzazione no profit che si occupa di difendere i diritti civili e le libertà costituzionali, e iniziò a insegnare alla Columbia Law School. La sua carriera proseguì poi con diversi incarichi, compreso uno da procuratrice, e nel 1993 divenne giudice della Corte Suprema, il maggior incarico possibile per un giurista. Da anni Ginsburg era molto nota e raccontata dai media, e la sua fama superava quella dei suoi colleghi. Della sua storia si è occupato, tra gli altri, un recente documentario. Il titolo ricorda un soprannome con cui era diventata nota: “Notorious RBG”.