Il vaccino contro il coronavirus sviluppato in Russia ha dato risultati promettenti

L’esito di questa prima sperimentazione è stato reso pubblico sulla rivista scientifica Lancet

(Joe Raedle/Getty Images)
(Joe Raedle/Getty Images)

Il vaccino sperimentale contro il coronavirus sviluppato in Russia ha indotto una risposta immunitaria in tutti i partecipanti ai test preliminari, senza causare particolari effetti avversi. L’esito di questa prima sperimentazione è stato reso pubblico oggi sulla rivista scientifica Lancet, con una ricerca che ha ricevuto una revisione alla pari da parte di scienziati non coinvolti nello sviluppo del vaccino. Lo studio e la sua revisione portano qualche elemento più solido sulle potenzialità della soluzione prodotta dai ricercatori russi, dopo settimane di annunci da parte del governo senza particolari controprove.

Per ora il vaccino sperimentale ha solamente superato le fasi 1 e 2, che servono soprattutto per valutare la sicurezza di un farmaco, prima ancora della sua efficacia. I test hanno coinvolto 76 adulti con età comprese tra i 18 e i 60 anni e due varianti del vaccino, che è basato su alcuni adenovirus piuttosto innocui (di solito causano raffreddori) modificati con alcune proteine dell’attuale coronavirus (SARS-CoV-2), in modo da insegnare al sistema immunitario a riconoscerle e a contrastarle nel caso di un’infezione vera e propria da coronavirus.

A circa un mese e mezzo dalla somministrazione del vaccino sperimentale, i ricercatori hanno messo a confronto il plasma dei partecipanti alla sperimentazione con quello di quasi cinquemila pazienti convalescenti da forme lievi o moderate di COVID-19. Il confronto ha evidenziato una presenza di anticorpi più marcata nei vaccinati rispetto ai convalescenti, che avevano sviluppato naturalmente gli anticorpi dopo essersi ammalati.

– Leggi anche: Come nascono i vaccini

La fase 3, quella di sperimentazione più ampia, è stata autorizzata alla fine di agosto e coinvolgerà oltre 40mila volontari. Il governo russo nelle scorse settimane ha però avviato alcune iniziative per utilizzare il vaccino – anche se ancora nella sua forma sperimentale – su alcune fasce della popolazione. La scelta ha suscitato molte polemiche e ha portato a numerose critiche da parte di medici ed esperti, per i rischi cui potrebbero essere esposte decine di migliaia di persone.

La prossima fase di sperimentazione sarà essenziale per confermare non solo la sicurezza del vaccino sperimentale russo, ma anche la sua capacità di indurre una risposta immunitaria di lunga durata.

– Leggi anche: Trump vuole un vaccino entro le elezioni

In tutto il mondo sono in fase di sviluppo e sperimentazione più di 100 vaccini contro il coronavirus, con alcuni risultati incoraggianti e timori per i paesi che stanno spingendo per rendere disponibile il prima possibile un vaccino, anche saltando alcuni dei tradizionali passaggi per verificarne sicurezza ed efficacia. Il governo degli Stati Uniti sta esercitando forti pressioni per accelerare il processo, con annunci da parte del presidente Donald Trump su un possibile vaccino prima della fine di ottobre (e in tempo per le elezioni presidenziali del 3 novembre).