È morto a 94 anni il giornalista Arrigo Levi

Arrigo Levo nel 2004 (Angela Caterisano/LaPresse)
Arrigo Levo nel 2004 (Angela Caterisano/LaPresse)

È morto a 94 anni il giornalista e scrittore Arrigo Levi. A dare la notizia è stata La Stampa, giornale che Levi diresse dal 1973 al 1978.

Arrigo Levi era nato a Modena nel 1926, ma a causa delle leggi razziali contro gli ebrei la sua famiglia fu costretta all’esilio in Sud America. A Buenos Aires nel 1943 iniziò la sua carriera giornalistica scrivendo per L’Italia libera, giornale del Partito d’Azione. Negli anni ’60, Levi fu inviato a Mosca prima per il Corriere della Sera e poi per Il Giorno, e nel 1966 arrivò alla Rai dove fino al 1968 condusse il telegiornale. Nel 1969, Levi diventò inviato della Stampa e quattro anni più tardi fu nominato direttore del giornale (nel 1977 le Brigate Rosse uccisero il suo vicedirettore Carlo Casalegno).

Negli anni ’80 e ’90 ideò diverse trasmissioni per la televisione, tra cui “Tivù Tivù” su Canale 5, che andò in onda dal 1987 al 1988 e di cui fu anche conduttore, e “C’era una volta la Russia”, nel 1999, per la Rai. Oltre che giornalista e scrittore Levi era stato anche consigliere per le relazioni esterne della presidenza della Repubblica con Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano.