È morta Franca Valeri

Una delle più famose e amate attrici italiane, aveva appena compiuto 100 anni

L'attrice Franca Valeri sul red carpet per la presentazione del film "Franca" all'auditorium Parco della Musica il 31 ottobre 2011.
ANSA/CLAUDIO PERI
L'attrice Franca Valeri sul red carpet per la presentazione del film "Franca" all'auditorium Parco della Musica il 31 ottobre 2011. ANSA/CLAUDIO PERI

È morta Franca Valeri, una delle più famose e amate attrici italiane: pochi giorni fa aveva compiuto 100 anni, ricevendo moltissimi attestati di affetto e stima, e grande riconoscimento per i suoi meriti.

Era nata a Milano il 31 luglio del 1920 (il suo vero cognome era Norsa, ma quello d’arte lo scelse su consiglio di un’amica ispirandosi allo scrittore e poeta francese Paul Valéry). Durante la guerra scappò con la madre («Vidi Mussolini in piazzale Loreto, non mi fece pena. Da ebrea ho sofferto», disse più tardi) e nel dopoguerra, contro il volere della famiglia e da autodidatta, iniziò la sua carriera con piccole parti a teatro e poi alla radio.

Verso la fine degli anni Quaranta con la compagnia del Teatro dei Gobbi si trasferì a Parigi portando in scena vari spettacoli. Negli anni Cinquanta, iniziò a lavorare al cinema, esordendo con Federico Fellini in Luci del varietà, dove interpretava la parte di una coreografa ungherese. Da lì in poi lavorerà a una lunga serie di commedie, spesso a fianco di Alberto Sordi o di Totò, tra cui: Totò a colori, Piccola posta, Il segno di Venere, Il bigamo, Arrangiatevi!, Il vedovo (dove inserì la storica espressione “Cretinetti” che piacque a Dino Risi e la lasciò nel copione).

Negli anni Sessanta venne diretta in alcune commedie a colori, di cui era anche coautrice della sceneggiatura, dal marito Vittorio Caprioli (il secondo marito sarà il direttore d’orchestra Maurizio Rinaldi, morto nel 1995). Tra le altre, Parigi o cara e Scusi, facciamo l’amore?.

La notorietà arrivò anche e forse soprattutto grazie ai suoi personaggi televisivi: la Signorina snob (che già faceva parte dei suoi sketch radiofonici), la Sora Cecioni o Cesira la manicure. Nel 1951 pubblicò per Mondadori Il diario della signorina snob, più tardi, nel 2005, anche il libro Animali e altri attori e nel 2010 un’autobiografia intitolata Bugiarda no, reticente.

Franca Valeri fu una presenza costante del varietà televisivo dagli anni Sessanta, e incise cinque dischi nei quali registrò i monologhi dei suoi personaggi femminili. Dagli anni Settanta lavorò soprattutto in televisione, firmando come autrice alcune commedie di successo, e anche come doppiatrice. Nel 2014, a 94 anni, si è esibita sul palco del Teatro Ariston in uno dei suoi storici personaggi, la sora Cecioni.

Franca Valeri durante la serata di apertura del 64esimo Festival di Sanremo, 19 febbraio 2014 (Daniele Venturelli/Getty Images)

Nell’aprile del 2011 aveva sostenuto l’occupazione dell’ex Cinema Palazzo nel quartiere di San Lorenzo a Roma, partecipando a un intervento insieme a Sabina Guzzanti. Nello stesso anno era intervenuta, sempre durante l’occupazione, anche al Teatro Valle di Roma.