Behrouz Boochani, lo scrittore curdo-iraniano che aveva chiesto asilo in Australia nel 2013, ha ottenuto asilo in Nuova Zelanda

Lo scrittore curdo-iraniano Behrouz Boochani in posa per un ritratto a Christchurch, in Nuova Zelanda, in occasione di un festival letterario nel novembre 2019 (AP Photo/Mark Baker, File)
Lo scrittore curdo-iraniano Behrouz Boochani in posa per un ritratto a Christchurch, in Nuova Zelanda, in occasione di un festival letterario nel novembre 2019 (AP Photo/Mark Baker, File)

Behrouz Boochani, lo scrittore curdo-iraniano che nel 2013 aveva chiesto asilo politico in Australia e per sei anni era stato detenuto sull’Isola di Manus, in Papua Nuova Guinea, nell’oceano Pacifico, ha ottenuto asilo politico in Nuova Zelanda.

Boochani aveva trascorso gli ultimi mesi a Christchurch, in Nuova Zelanda, dove lo scorso novembre aveva ottenuto un visto temporaneo per partecipare a un festival letterario. Il New York Times scrive che lo scorso giovedì 23 luglio, giorno del suo trentasettesimo compleanno, a Boochani ea arrivata la conferma della concessione di un visto lavorativo di un anno.

Dopo essere stato arrestato dalla polizia iraniana per le sue posizioni filo-curde nel 2013, Boochani era scappato dall’Iran e aveva cercato rifugio in Indonesia, tentando poi di raggiungere l’Australia via mare. La barca era stata però intercettata dalle autorità e Boochani era rimasto bloccato a Manus, in Papua Nuova Guinea, nel centro di detenzione a cui l’Australia si appoggia per fermare i migranti in attesa dell’esame delle domande di asilo.

Durante gli anni di detenzione sull’isola di Manus, Boochani aveva scritto Nessun amico se non le montagne. Prigioniero nell’isola di Manus, in cui denunciava maltrattamenti, violenze e abusi nei centri per migranti. Nel 2019, grazie a questo romanzo, Boochani aveva vinto il Victorian Prize for Literature, il più importante premio letterario australiano.