La nave Ocean Viking è stata sequestrata dalla Guardia Costiera

(ANSA/CARMELO IMBESI)
(ANSA/CARMELO IMBESI)

Nella mattinata del 22 luglio la Guardia Costiera ha sequestrato la nave Ocean Viking dell’ong Sos Mediterranée. Il fermo amministrativo è stato deciso dopo un’ispezione a bordo della nave, che si trova a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, in Sicilia, durante la quale la Guardia Costiera ha rilevato «diverse irregolarità di natura tecnica e operativa tali da compromettere non solo la sicurezza dell’unità e dell’equipaggio, ma anche delle persone che sono state e che potrebbero essere recuperate a bordo, nel corso del servizio di assistenza ai migranti svolto dalla nave, così come alcune violazioni alle normative a tutela dell’ambiente marino».

La nave, che batte bandiera norvegese, era arrivata nel porto siciliano due settimane fa per trasferire 180 migranti, soccorsi in quattro diverse operazioni, sulla Moby Zazà, l’imbarcazione usata come nave-quarantena per accogliere i migranti durante l’emergenza coronavirus.

La Ong ha scritto però su Twitter che «Il motivo principale della detenzione è stato comunicato dalla Guardia Costiera italiana come segue: “la nave ha trasportato più persone del numero certificato”. Le persone soccorse sono, secondo la legge marittima, da considerarsi come superstiti, e mai “passeggeri”».

Frederic Penard, direttore operativo di Sos Mediterranee, in un comunicato dell’ong ha dichiarato che «i regolamenti marittimi internazionali che specificano le norme minime per la costruzione, l’equipaggiamento e l’utilizzo delle navi, come la Convenzione SOLAS (la Convenzione internazionale per la salvaguardia della vita umana in mare, ndr), stabiliscono che le persone che si trovano a bordo in conseguenza del dovere di soccorso del Comandante non devono essere prese in considerazione nel verificare l’applicazione a una nave di una qualsiasi delle disposizioni della Convenzione».