Una canzone degli Athlete

Ad averlo saputo prima, erano capaci tutti

(Jim Dyson/Getty Images)
(Jim Dyson/Getty Images)

In un’intervista al New York Times, Bob Dylan ha detto che vorrebbe aver scritto Angie, Wild horses e Ventilator blues dei Rolling Stones. E ha celebrato la musica di Indiana Jones, come merita.
Quando avevo 15 anni e avevo iniziato il liceo, spaventata dal mio improvviso uscire ogni sera mia madre mi consegnò camera sua – fino ad allora condividevo una camera con mio fratello – e andò a vivere in soggiorno, pensando che questo mi avrebbe trattenuto più a casa. Non funzionò tantissimo, ma me lo godetti: ogni tanto mi impossessavo anche del televisore, che era un CGE pesantissimo e naturalmente senza telecomando, ancora in bianco e nero, che mi piazzavo davanti al letto. Erano i tempi della nascita delle tv libere, e tra una puntata di Lupin III e una di Project UFO una tv toscana usava come intermezzo una canzone uscita da poco, che aveva un arpeggio di chitarra e un mugolio canticchiato che in quel tempo andò per la maggiore. Era Sailing di Christopher Cross, classico dello “yacht rock“, che uscì oggi esattamente 40 anni fa.

Chances
Ci appassionano le ipotesi e le spiegazioni estreme, assolute. Che tutto sia determinato, che sia nelle cose, che sia “destino”, che non potesse andare che così, che ci siamo conquistate e meritate le cose che abbiamo ottenuto. Oppure al contrario che tutto sia imprevedibile, che sia il “fato”, sliding doors, accidenti e batter d’ali di farfalla. Le cose come al solito stanno probabilmente nel mezzo e a volte succedono perché ci abbiamo lavorato, perché era inevitabile, e altre per concorsi di imprevisti, per un “twist of fate“. E altre ancora per le due cose assieme.

Chances degli Athlete dice una cosa appena meno scontata, ovvero che forse, ad averlo saputo, si potevano fare le cose diversamente, ma è il senno di poi.
If I had the chance to start again
Then you would be the one I’d come and find

C’è qualche banalità di verso, tipo i muri che cadono tra noi come quello di Berlino. La bellezza non è nel testo, ma nella concordia tra la strofa quieta e semplice, voce e pianoforte e l’esplosione altrettanto melodica del refrain.
It’s all about your cries and kisses
Those first steps that I can’t calculate
I need some more of you to take me over

Gli Athlete non esistono più, salvo ripensamenti, dal 2009, quando uscì il loro quarto disco. Sono suppergiù di Londra, e da allora fanno musica in altri modi, ognuno per suo conto. Chances era all’inizio di Tourist, il loro disco di maggior successo.
I’ve no idea ‘cause
I can’t calculate

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