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  • Domenica 14 giugno 2020

I nuovi casi di coronavirus a Pechino

Sono legati al più grande mercato di frutta e verdura della città e hanno spinto le autorità a isolare 11 quartieri

Il perimetro di sicurezza intorno al mercato Xinfadi di Pechino (AP Photo/Andy Wong)
Il perimetro di sicurezza intorno al mercato Xinfadi di Pechino (AP Photo/Andy Wong)

Sabato, le autorità di Pechino, capitale della Cina, hanno annunciato di aver isolato alcuni quartieri e complessi residenziali intorno a un mercato alimentare nel distretto di Fengtai, dopo che sono stati confermati nuovi casi di coronavirus nell’area.
La notizia è stata molto ripresa, per via dei timori di una cosiddetta “seconda ondata” di contagi, dopo che era sembrato che almeno in Cina la pandemia fosse sotto controllo.

Giovedì scorso, dopo che per 55 giorni a Pechino non erano stati registrati nuovi casi di trasmissione locale del coronavirus, un uomo che non aveva lasciato la città nelle settimane precedenti è risultato positivo al test per il virus. Nei giorni successivi, in città sono stati confermati altri casi, dal cui studio le autorità sono risalite al mercato Xinfadi di Fengtai, dove lavorano circa 10.000 persone e da dove arriva circa il 90 per cento della frutta e della verdura consumata in città. I test tra i lavoratori del mercato hanno poi portato alla scoperta di nuovi casi.

Per questa ragione, tra venerdì e sabato il mercato è stato chiuso e 11 quartieri nelle vicinanze sono stati isolati. Le autorità cittadine hanno anche vietato le manifestazioni sportive e sospeso tutte le visite turistiche interprovinciali, introducendo nuovi controlli al traffico in entrata e in uscita dalla città.
Al momento non è ancora chiaro di preciso a cosa siano legati i nuovi contagi: si parla genericamente di un ambiente contaminato all’interno del mercato e qualche giornale ha scritto che sono state trovate tracce del virus in uno stand che vendeva salmone.

Agenti di polizia davanti al mercato Xinfadi (AP Photo/Mark Schiefelbein)

I numeri complessivi sui nuovi contagi a Pechino non sono chiari e i giornali hanno informazioni diverse. Il Global Times, giornale cinese in lingua inglese, domenica ha parlato di 43 casi confermati a partire da giovedì scorso, quasi tutti legati al mercato di Fengtai. Il New York Times aveva parlato sabato di 53 nuovi casi, mentre BBC aveva scritto di 45 nuovi casi confermati su 517 persone sottoposte al test. La maggior parte delle persone risultate positive al test sembrano comunque essere asintomatiche e tra le altre solo una era uscita di recente da Pechino.

La polizia e le autorità sanitarie stanno ancora cercando di rintracciare tutte le persone che avevano visitato il mercato nelle ultime settimane e stanno facendo test sulla popolazione dei quartieri isolati per individuare altri casi. Tutti i lavoratori del mercato, dicono i giornali cinesi, saranno sottoposti al test nei prossimi giorni, mentre a tutti gli abitanti di Pechino è stato chiesto di mettersi in contatto con le autorità se hanno visitato il mercato nelle ultime settimane.

Sabato in Cina sono stati confermati 57 nuovi casi di coronavirus, l’aumento giornaliero più alto da aprile. La Cina è stata il primo paese al mondo a fare i conti con l’epidemia da coronavirus, ma anche la prima ad essere uscita dalla fase peggiore, attraverso l’imposizione di misure di isolamento molto rigide. In tutto nel paese sono stati confermati 84.288 casi di contagio e 4.638 morti legate al coronavirus.