Il “decreto scuola” è legge

È stata approvata dalla Camera questa mattina: stabilisce tra le altre cose le regole per l'esame di maturità e di terza media

L'approvazione del "decreto scuola" alla Camera, Roma, 6 giugno 2020 
(ANSA/CAMERATV)
L'approvazione del "decreto scuola" alla Camera, Roma, 6 giugno 2020 (ANSA/CAMERATV)

La Camera dei deputati ha convertito in legge il “decreto scuola”, che era stato approvato lo scorso 8 aprile dal Consiglio dei ministri e che conteneva le norme per lo svolgimento e la conclusione dell’anno scolastico in corso. La legge era stata approvata in prima lettura del Senato il 28 maggio e il decreto sarebbe scaduto domani, se non fosse stato approvato anche dalla Camera. Ha ottenuto 245 voti a favore e 122 contrari, soprattutto da parte della Lega e di Fratelli d’Italia.

Il testo stabilisce come si svolgeranno l’esame di maturità e quello di terza media durante l’emergenza causata dal coronavirus. In particolare, la maturità avrà solo la prova orale e si svolgerà in presenza davanti a una commissione di sei insegnanti interni e di un presidente esterno. Quello di terza media avverrà online, la valutazione coinciderà con quella finale sull’anno trascorso data dal consiglio di classe e terrà conto anche di un elaborato scritto dagli studenti, che sarà esposto in videoconferenza.

– Leggi anche: Come saranno gli esami scolastici

La norma stabilisce anche le modalità con cui verrà svolto il concorso straordinario per assumere 32mila docenti “precari” che insegnano da almeno tre anni.

Si terrà dopo l’estate, nell’anno scolastico 2020/21, anche se non si conosce ancora la data precisa. Prevede una prova scritta con domande a risposta aperta e non quesiti “a crocette” (cioè con la possibilità di scegliere una fra le risposte già fornite), come avrebbe invece voluto la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina. Oltre alle competenze nelle specifiche materie d’insegnamento, verrà valutata la conoscenza dell’inglese. Per superare la prova il candidato dovrà ottenere un punteggio minimo di sette decimi.

– Leggi anche: Cosa c’è nel “decreto scuola”