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  • Lunedì 25 maggio 2020

Come funziona il “bonus mobilità”

Dal 4 maggio si può avere un rimborso del 60 per cento del prezzo di acquisto di biciclette, monopattini elettrici, hoverboard e segway: il contributo non potrà però superare i 500 euro

Spostamenti in monopattino elettrico (con mascherina e visiera protettiva) a Milano, il 20 maggio 2020 (ANSA/Paolo Salmoirago)
Spostamenti in monopattino elettrico (con mascherina e visiera protettiva) a Milano, il 20 maggio 2020 (ANSA/Paolo Salmoirago)

Sono stati pubblicati sul sito del ministero dell’Ambiente le risposte alle domande più frequenti sul funzionamento del cosiddetto bonus mobilità. Il bonus, incluso nel decreto rilancio, è stato voluto dal governo per incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto più sostenibili e alternativi all’auto e ai mezzi pubblici anche in considerazione dei problemi legati all’emergenza coronavirus. Si tratta, come era stato anticipato, di un contributo del 60 per cento del prezzo di acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, o veicoli elettrici come monopattini, hoverboard e segway. Il contributo non potrà superare i 500 euro.

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Il bonus sarà valido per acquisti effettuati dal 4 maggio al 31 dicembre 2020. Il ministero ha spiegato che è al lavoro per la realizzazione di una specifica app che servirà a utilizzare il buono in formato digitale. Sarà possibile, ma solo da quando sarà scaricabile l’app, accedere al servizio anche attraverso il sito del ministero dell’Ambiente. Bisognerà comunque possedere le credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Anche se l’app non è ancora operativa si potrà comunque usufruire del bonus a partire dal 4 maggio. Per questo sono state previste due “fasi”.  Nella prima fase (cioè dal 4 maggio fino a quando sarà possibile scaricare l’app) chi deciderà di acquistare uno dei mezzi di trasporto per cui è previsto il bonus sarà rimborsato direttamente del 60 per cento della spesa: per ottenere il contributo dovrà conservare la fattura (e nonlo scontrino) dell’acquisto e allegarla poi alla domanda di contributo che potrà presentare attraverso l’app (o attraverso il sito del ministero) una volta che sarà operativa. Le modalità con cui questo rimborso verrà garantito non sono state ancora chiarite dal ministero.

Nella seconda fase, quando l’app sarà attiva, il contributo verrà versato al negoziante (anche in questo caso non è ancora chiaro come, né da chi), che applicherà lo sconto al cliente che presenterà il buono digitale generato dall’app. I buoni, una volta generati, si potranno utilizzare entro 30 giorni.

Il ministero chiarisce che il contributo potrà andare a tutti i maggiorenni residenti nei capoluoghi di regione, nei capoluoghi di provincia, nei comuni con più di 50mila abitanti e nei comuni delle città metropolitane anche se al di sotto dei 50mila abitanti.

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Possono essere acquistate biciclette (con o senza pedalata assistita), handbike e «veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica» sia nuovi che usati, mentre il bonus non potrà essere utilizzato per gli accessori (ad esempio caschi, batterie, catene, lucchetti). Nella prima fase si potranno acquistare i veicoli in qualsiasi negozio, mentre dalla seconda fase soltanto in quelli che faranno parte di un elenco di negozianti aderenti all’iniziativa che sarà pubblicato sul sito del ministero. In entrambe le fasi sarà possibile effettuare i propri acquisti online.

Oltre questo contributo, sono previsti dal 2021 contributi all’acquisto degli stessi prodotti «a fronte della rottamazione di veicoli vetusti», che si potranno ottenere per tutto l’anno 2021 e che potranno essere spesi entro il 31 dicembre 2024.

Il decreto rilancio prevede anche alcune modifiche del codice della strada che dovrebbero rendere più facile ai comuni sottrarre spazio alle automobili per darlo alle biciclette: uno dei metodi più citati dagli esperti per ridurre lo smog e ripensare gli spazi pubblici in modo più inclusivo. I due strumenti che potranno essere utilizzati sono quelli le piste ciclabili e le “case avanzate”, cioè uno spazio riservato ai ciclisti negli incroci regolati dai semafori.

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