La ministra Azzolina ha confermato che non si tornerà a scuola prima di settembre

La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina alla Camera il 30 aprile 2020 (ANSA/US CAMERA)
La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina alla Camera il 30 aprile 2020 (ANSA/US CAMERA)

La ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina intervenendo in audizione alla Camera ha detto che le condizioni sanitarie, ad oggi, «non consentono di terminare l’anno scolastico in presenza, a scuola» e che per tale ragione il governo «ha deciso il rientro a scuola da settembre prossimo». Azzolina ha inoltre ricordato che gli esami di maturità inizieranno «il 17 giugno, con lo svolgimento di colloqui, della durata massima di circa un’ora, in presenza, senza che comunque sia messa a repentaglio la sicurezza per tutte le persone coinvolte».

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Per quanto riguarda la valutazione, la ministra ha ribadito che «avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto» e che «gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma non sarà un “6 politico”». Le insufficienze saranno presenti nelle pagelle e per chi le avrà «sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso».