Silvia Romano è stata liberata

La cooperante italiana era stata rapita nel 2018 in Kenya: ha fatto sapere di stare bene, e domani dovrebbe rientrare in Italia

Silvia Romano, la cooperante italiana rapita nel 2018 nel sud del Kenya, è stata liberata dalla prigionia. Lo ha annunciato con un tweet il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, senza ulteriori dettagli. Secondo le informazioni raccolte da ANSA, Romano si trova «in sicurezza» in un’area militare a Mogadiscio, in Somalia, da dove avrebbe detto: «Sono stata forte e ho resistito. Sto bene e non vedo l’ora di ritornare in Italia». Secondo fonti di Adnkronos il suo rientro è previsto per domani alle 14 all’aeroporto di Ciampino, a Roma.

Quello di Romano era uno dei casi più noti e recenti di cittadini italiani rapiti all’estero. Di lei si erano avute soltanto scarse e incerte notizie fin dai primi giorni del rapimento. Ancora un anno fa, Conte aveva ammesso di non essere «ancora venuto a capo» del suo rapimento.

Enzo Romano, il padre di Silvia, contattato da ANSA ha detto di non avere ancora ricevuto la notizia «da uno dei miei referenti», e ha aggiunto: «Lasciatemi respirare, devo reggere l’urto. Finché non sento la voce di mia figlia per me non è vero al 100%».

Romano è una volontaria di origini milanesi che al momento del rapimento aveva 23 anni. Era stata rapita il 19 novembre 2018 nel villaggio di Chakama, nel sud del Kenya, dove si trovava per conto di una onlus italiana. Da allora le autorità italiane (Carabinieri e Guardia di Finanza) hanno collaborato con quelle keniane, tra molte difficoltà, per ricostruire la dinamica del rapimento, probabilmente compiuto da un gruppo di criminali comuni. Si sospetta che nel dicembre del 2018 Romano fosse stata ceduta a un’altra banda di rapinatori, ma i dettagli dei suoi spostamenti erano stati molti scarsi. Qualche mese fa i giornali italiani avevano riportato che secondo fonti kenyane Romano era ancora in vita ma tenuta prigioniera da un gruppo islamista.