Il Giappone ha autorizzato l’uso del remdesivir contro il coronavirus

(Ulrich Perrey/dpa-POOL/dpa/ANSA)
(Ulrich Perrey/dpa-POOL/dpa/ANSA)

Il ministro della Salute giapponese Katsunobu Kato ha annunciato di aver autorizzato l’uso del farmaco antivirale remdesivir nei malati di COVID-19, dopo aver avuto l’approvazione dell’ente che si occupa della regolamentazione dei farmaci nel paese. Kato ha specificato che il farmaco verrà utilizzato principalmente per i pazienti che si trovano nelle situazioni più gravi.

Il Giappone è diventato quindi il secondo paese al mondo ad autorizzare il remdesivir nelle terapie contro la COVID-19 dopo gli Stati Uniti, che avevano dato la propria approvazione solo lo scorso venerdì.

Il remdesivir è un farmaco antivirale di recente introduzione, sviluppato negli anni delle epidemie causate dall’Ebola in Africa occidentale tra il 2013 e il 2016. La sua sperimentazione aveva portato a risultati che sembravano incoraggianti, ma un suo impiego su più grande scala contro l’Ebola rivelò una scarsa efficacia rispetto ad altre soluzioni. Il farmaco era stato anche sperimentato per trattare alcuni casi di SARS e MERS, sindromi respiratorie causate da altri coronavirus, con buoni risultati.

Secondo un recente studio fatto su 1.063 pazienti in diverse parti del mondo, il remdesivir può aiutare i malati di COVID-19 a riprendersi più in fretta: i pazienti trattati con remdesivir hanno avuto in media tempi di recupero di 11 giorni, contro i 15 giorni di quelli trattati con il placebo. I pazienti del gruppo con remdesivir hanno inoltre fatto registrare un tasso di letalità intorno all’8 per cento contro il quasi 12 per cento del gruppo che ha ricevuto il placebo, anche se in questo caso il test non ha portato a risultati statisticamente rilevanti.