La stilista Clare Waight Keller non è più la direttrice creativa di Givenchy

Clare Waight Keller
(AP Photo/Francois Mori)
Clare Waight Keller (AP Photo/Francois Mori)

La stilista Clare Waight Keller non è più direttrice creativa dell’azienda di moda francese Givenchy, dov’era arrivata nel 2017. È stata lei stessa a dare la notizia, ringraziando chi ha lavorato con lei negli atelier della haute couture, l’alta moda parigina, fatta di abiti confezionati a mano e molto pregiati. L’azienda non ha detto chi prenderà il suo posto.

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Waight Keller ha 49 anni ed è stata la prima donna a dirigere Givenchy. Prima aveva lavorato da Ralph Lauren e da Gucci ed era stata l’apprezzata direttrice creativa di Chloé per sei anni.

Tra le prime cose che ha fatto a Givenchy c’è stato l’abito da sposa dell’attrice Meghan Markle per le nozze con il principe Harry d’Inghilterra. Poi ha fatto sfilare insieme le collezioni da uomo e da donna e ha riportato la haute couture nell’azienda, che l’aveva abbandonata nel 2012.

Nel 2018 è stata scelta come migliore stilista britannica per la moda femminile ai Fashion Awards di Londra, i premi britannici della moda. La sua ultima collezione per Givenchy è stata quella dell’autunno/inverno 2020-2021, che ha sfilato a marzo per la Settimana della moda di Parigi.


(BEN STANSALL/AFP/Getty Images)

Le sue collezioni sono state generalmente apprezzate dai critici di moda ma non hanno portato a Givenchy i guadagni e la popolarità sperati dai dirigenti di LVMH, il gruppo del lusso francese che controlla il marchio. Il New York Times ha scritto che i suoi abiti hanno «un’eleganza rigorosa che fa da ponte tra la tradizione e la modernità, e che mettono insieme latex con pizzi e paillettes con tagli sartoriali».

Waight Keller non era riuscita però a disegnare delle sneaker, delle felpe e soprattutto una “it bag”, cioè una borsa, di successo: i tre accessori principali che costituiscono la base della riuscita, economica e di prestigio, di un’azienda di moda di oggi. Non erano bastate neanche le costose collaborazioni con celebrità internazionali, come Ariana Grande, forse anche a causa del carattere schivo di Waight Keller, riluttante alle feste e alla vita mondana.