È morto l’architetto Vittorio Gregotti

Aveva 92 anni ed è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti italiani del Novecento, noto tra le altre cose per il quartiere Bicocca di Milano e per lo ZEN di Palermo

Vittorio Gregotti nel 2017 (Nicola Vaglia/ LaPresse)
Vittorio Gregotti nel 2017 (Nicola Vaglia/ LaPresse)

Il famoso architetto Vittorio Gregotti è morto domenica mattina a Milano, scrive il Corriere della Sera. Aveva 92 anni ed era ricoverato alla clinica San Giuseppe per le conseguenze di una polmonite dovuta al coronavirus, dice sempre il Corriere della Sera. Gregotti, nato a Novara nel 1927, è stato uno dei più importanti architetti e urbanisti italiani del Novecento, docente di architettura a Venezia, Milano e Palermo e in tantissime università di tutto il mondo.

Negli anni Settanta aveva fondato lo studio Gregotti Associati, con cui per anni aveva curato importanti progetti in tutto il mondo (nel 2017 aveva raccontato che l’attività dello studio stava ormai finendo). Tra le altre cose, in Italia Gregotti si era occupato della progettazione del nuovo quartiere Bicocca di Milano (costruito dove prima c’erano gli stabilimenti Pirelli) e del quartiere popolare ZEN di Palermo, diventato famoso però per il suo degrado e per lo stato di abbandono di tutte le costruzioni.

Ma il ruolo di Gregotti era stato centrale e stimato anche nella teoria e nella divulgazione dell’architettura, sia come direttore della rivista Casabella e con altri contributi sulla stampa specializzata, sia con collaborazioni e scritti per giornali generalisti e rivolti a un pubblico più esteso.