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  • Domenica 15 marzo 2020

Anche la Grecia deve vedersela con il coronavirus

Ad oggi i contagi sono 228 e 4 persone sono morte: il governo ha deciso una serie di restrizioni, compresa la chiusura di bar e ristoranti



Una donna indossa una mascherina in centro ad Atene (EPA/YANNIS KOLESIDIS)
Una donna indossa una mascherina in centro ad Atene (EPA/YANNIS KOLESIDIS)

Domenica mattina è stata confermata la quarta morte per coronavirus (SARS-CoV-2) in Grecia. Il paziente, un uomo di 53 anni, è la più giovane delle persone morte con coronavirus finora nel paese, ma – come gli altri tre – aveva anche altri problemi di salute pregressi. Le autorità sanitarie hanno poi confermato altri 38 nuovi casi, per un totale di 228 dall’inizio dell’epidemia nel paese.

Poche ore dopo il governo ha annunciato nuove restrizioni per frenare la diffusione dei contagi: la chiusura dei propri confini con l’Albania e con la Macedonia del Nord, la sospensione di voli da e per la Spagna e dei servizi di collegamento marittimo con l’Italia. Le navi da crociera, inoltre, non potranno più attraccare nei porti greci. I movimenti di merci dall’Italia, invece, non subiranno restrizioni.

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È stato inoltre stabilito che da lunedì 16 marzo i supermercati dovranno ridurre e limitare il numero di persone presenti all’interno del negozio, e saranno autorizzati a fare consegne anche di domenica, per far sì che le persone siano incoraggiate a stare a casa e non fare la spesa personalmente.
L’ultima delle restrizioni annunciate oggi riguarda le interazioni con l’Ufficio delle entrate, che d’ora in avanti potranno avvenire solo via mail e per telefono.

Quelle decise oggi sono le ultime di una serie di graduali restrizioni che il governo aveva già introdotto nei giorni scorsi. Il 10 marzo era stata decisa la chiusura di asili, scuole, università, cinema e palestre fino alla fine di marzo, ed erano stati cancellati tutti gli eventi pubblici. La popolazione è stata incoraggiata a non uscire e a limitare il più possibile i contatti.

Venerdì 13 marzo il ministero della Cultura aveva ordinato la chiusura di tutti i siti archeologici e dei musei statali compresa l’Acropoli di Atene, per «la sicurezza dei lavoratori e degli stessi siti e musei». Il ministero aveva fatto sapere che la chiusura durerà almeno fino al 30 marzo, quando verrà ridiscussa.
Nella stessa giornata è stata decisa la chiusura di bar, ristoranti, pub e centri commerciali (con l’esclusione dei supermercati): i ristoratori potranno continuare a operare, ma consegnando a domicilio. Il Comitato Olimpico Ellenico ha deciso, infine, di sospendere la parte restante della staffetta della torcia olimpica nel paese per evitare di attirare folle di spettatori e favorire i contagi.

Le restrizioni già in vigore in Grecia e negli altri paesi stanno già avendo gravi conseguenze per il settore turistico greco, che costituisce una parte importante dell’economia nazionale. Ad Atene in questi giorni le strutture turistiche sono occupate per il 10 per cento. Lo scorso anno, nello stesso periodo, le prenotazioni coprivano tra il 60 e il 70 per cento delle strutture.