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  • Venerdì 13 marzo 2020

Il mondo fa i conti con il coronavirus

La moglie del primo ministro canadese Trudeau è positiva e ci sono misure straordinarie in tantissimi paesi; chiusi i parchi Disney e l'Everest, cancellato il prossimo GP di Formula 1

Disneyland Paris, nel 2009 (Getty Images)
Disneyland Paris, nel 2009 (Getty Images)

L’Italia è il paese europeo che fin qui ha adottato le misure più severe per affrontare l’epidemia di coronavirus (SARS-CoV-2), ma molti altri stanno cominciando a muoversi e in tutto il mondo organizzazioni pubbliche e private stanno adottando misure per rallentare il contagio. Giovedì la Francia ha annunciato la chiusura di scuole e università – come hanno fatto anche i governi regionali spagnoli, il Belgio, il Portogallo, l’Irlanda e Israele – e diversi governi hanno inoltre approvato misure economiche straordinarie per aiutare i loro cittadini in quella che presto diventerà anche una diffusa crisi economica. Ma ci sono molte altre notizie legate al coronavirus, dallo sport alla politica all’economia.

Sophie Gregoire, moglie del primo ministro canadese Justin Trudeau, è positiva al coronavirus.
I suoi sintomi per ora non sono gravi, ma Gregoire dovrà rimanere in isolamento per almeno 14 giorni. Lo stesso farà per ora suo marito Justin Trudeau: non avendo però mostrato sintomi collegati al coronavirus, non ha ancora effettuato il test per confermare la presenza del virus. Venerdì Trudeau dovrebbe tenere un discorso alla nazione.

Le misure straordinarie in Spagna
Con più di 3.000 casi di coronavirus confermati, la Spagna è il secondo paese europeo dopo l’Italia per numero di contagi accertati: dopo un’iniziale lentezza, sta cominciando ad adottare misure straordinarie per contenere il virus. Lunedì la Comunità autonoma di Madrid e la provincia di Victoria avevano sospeso tutte le lezioni scolastiche; giovedì provvedimenti simili sono stati decisi anche dai Paesi Baschi, dalla Galizia, dalla Catalogna, dalla Murcia, dalla Navarra, dalle Isole Canarie, dall’Aragona, dall’Estremadura, dalla Castiglia-La Mancha, dalla Cantabria, dalle Asturie, dalla Comunità Valenciana, dall’Andalusia, dalla Castiglia e Leon e dall’exclave di Melilla.

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Giovedì la Generalitat de Catalunya, il governo catalano, ha deciso la quarantena di quattro municipalità di Barcellona, per limitare la diffusione del virus. Sono le municipalità di Igualada, Vilanova del Camí, Santa Margarida de Montbui e Òdena, dove vivono in tutto circa 70.000 persone. La Generalitat ha spiegato che nelle quattro municipalità la crescita dei contagi faceva suggerire una situazione più grave che nel resto della Catalogna e ha detto che l’ingresso e l’uscita dalle aree isolate sarà controllato dalla polizia.

Il governo centrale ha per ora approvato diverse misure economiche per alleviare gli effetti delle misure restrittive, ma non ha ancora dichiarato il cosiddetto “stato d’allarme”, di cui si parla sempre più di frequente. Garantirebbe al governo poteri eccezionali per 14 giorni, senza però sospendere le libertà fondamentali garantite dalla costituzione (come può succedere invece con lo “stato d’emergenza”).

L’Argentina ha sospeso tutti i voli in arrivo da Stati Uniti ed Europa
Il governo argentino ha approvato un decreto per sospendere l’arrivo di tutti i voli dai paesi dove è già diffuso il contagio da coronavirus. Sono quindi vietati gli arrivi da tutti i paesi europei, dagli Stati Uniti, da Cina, Iran, Corea del Sud e Giappone. Fino a lunedì i voli internazionali saranno ancora permessi per il ritorno nel paese di cittadini all’estero (e per l’uscita dall’Argentina di stranieri che volessero tornare nei propri paesi): da martedì, saranno invece consentiti solo i voli della compagnia di bandiera Aerolíneas Argentinas ma esclusivamente per il rimpatrio degli argentini all’estero. Chi rientrerà in Argentina da uno dei paesi inclusi nel decreto dovrà inoltre fare 14 giorni di isolamento.

La reazione poco coordinata delle istituzioni europee
Oltre agli stati nazionali, anche le istituzioni europee hanno gestito le misure di contenimento del coronavirus in ordine sparso. Il Parlamento Europeo già da una settimana ha incoraggiato il lavoro da casa, chiesto l’isolamento per le persone che hanno frequentato i focolai dell’epidemia – come il presidente David Sassoli, che da qualche giorno è in isolamento volontario – e spostato e ridotto al minimo la propria sessione plenaria. La Commissione, invece, per giorni ha chiesto ai suoi dipendenti che non presentano sintomi e che non sono stati nelle zone dove il contagio è più diffuso di continuare a venire al lavoro.

Al Consiglio dell’UE, invece, «la situazione è rimasta praticamente la stessa», ha scritto ieri Politico. Soltanto oggi, la rappresentanza del governo italiano all’Unione Europea ha chiesto che tutte le riunioni del Consiglio siano tenute in videoconferenza.

 

Secondo le ultime informazioni, sono risultati positivi al coronavirus in tutto sei dipendenti della Commissione, tre del Consiglio e uno del Parlamento.

Il Belgio chiude scuole e alcune attività commerciali
Giovedì il governo belga ha approvato le prime norme per limitare la diffusione del coronavirus, di cui, nel paese, sono stati confermati fin qui 399 casi. Da venerdì a mezzogiorno saranno chiuse le scuole, che dovranno garantire però servizio per i genitori che non hanno altre soluzioni per poter continuare a lavorare; saranno inoltre sospese tutte le attività ricreazionali, sportive e culturali di qualunque dimensione.

I negozi che forniscono servizi essenziali e vendono beni di prima necessità potranno continuare a operare come di consueto; gli altri dovranno chiudere nel fine settimana. Ristoranti, bar e discoteche saranno chiusi.

Il Portogallo chiude scuole e discoteche
In Portogallo, dove sono stati per ora confermati 77 casi di contagio, giovedì sono state decise le prime restrizioni per rallentare la diffusione del virus. Da lunedì saranno sospese le lezioni di tutte le scuole e il governo ha approvato misure per aiutare i genitori che dovranno stare a casa dal lavoro per prendersi cura dei propri figli.

Inoltre: supermercati e centri commerciali dovranno limitare il numero di persone che possono entrare nei negozi; i tribunali sospenderanno parte dei loro servizi; le discoteche dovranno chiudere; le navi da crociera potranno far sbarcare solo i cittadini portoghesi. Il governo ha approvato anche nuove linee di credito per le società nel settore del turismo, il rinvio del pagamento di alcune tasse e norme per assumere medici in pensione.

In Germania, la Baviera chiuderà le scuole
Venerdì, gli stati tedeschi della Baviera e del Saarland hanno annunciato che le scuole chiuderanno da lunedì prossimo per limitare la diffusione del coronavirus: il provvedimento, che riguarda anche gli asili, sarà valido fino alla fine delle vacanze pasquali, il 20 di aprile nel caso della Baviera e il 24 aprile nel caso del Saarland. Altri stati potrebbero annunciare misure simili e la città di Berlino dovrebbe cominciare a chiudere gradualmente tutte le scuole a partire dalla prossima settimana.

Le scuole sono chiuse anche in Irlanda
Da giovedì sera, scuole e università sono state chiuse anche in Irlanda e il governo ha vietato tutti i raduni di più di 100 persone al coperto e di 500 persone all’aperto. È stato poi chiesto di lavorare da casa se possibile ed è stato detto che per ora gli aeroporti rimarranno aperti.

La UEFA ha sospeso tutte le coppe europee
La UEFA, l’organo che governa il calcio professionistico europeo, ha sospeso a tempo indeterminato tutte le sue competizioni: Champions League, Europa League, Youth League e gli spareggi di qualificazione agli Europei in programma a fine marzo. Eventuali decisioni sui recuperi verranno fornite nei prossimi giorni.

Disney chiude i suoi parchi a tema in tutto il mondo
A partire da sabato e domenica, Disney chiuderà per un mese i suoi parchi divertimento in tutto il mondo e sospenderà i viaggi delle sue quattro navi da crociera tematiche. Chiuderanno quindi anche Disney World in Florida, Disneyland Resort in California e Disneyland Paris, a Parigi. Disney ha detto che continuerà a pagare i suoi dipendenti e rimborserà chi aveva una prenotazione.

La Formula 1 ha cancellato il Gran Premio in Australia
Giovedì sera è stata annunciata la cancellazione del Gran Premio di Formula 1 d’Australia, che avrebbe dovuto essere disputato il prossimo fine settimana e che sarebbe stato il primo del Mondiale 2020. La decisione è stata presa quando la squadra McLaren aveva già annunciato che non avrebbe partecipato al Gran Premio dopo che uno dei suoi membri era risultato positivo al coronavirus. Sono stati invece rinviati il Gran Premio del Bahrein e quello del Vietnam, che si sarebbero dovuti correre rispettivamente il 22 marzo e il 5 aprile.

Israele chiude le scuole e vieta i grandi raduni, e si parla di un governo di unità nazionale
Israele giovedì ha deciso di chiudere le scuole e le università (ma non gli asili) e di vietare tutti i raduni al coperto con più di 100 persone. È stato inoltre vietato l’ingresso nel paese a tutti i cittadini stranieri che non saranno in grado di dimostrare di avere un posto in cui poter passare un periodo di quarantena di 14 giorni. Nel paese, dove fino ad ora sono stati registrati 126 casi di contagio da coronavirus, si sta inoltre discutendo di un governo di unità nazionale per affrontare la crisi.

Il governo di Benjamin Netanyahu è in carica solo per gli affari correnti e si sta ancora aspettando la formazione di un nuovo governo dopo le ultime elezioni, che non hanno dato la maggioranza a nessun partito. Netanyahu ha offerto al leader del principale partito di opposizione Benny Gantz di formare una coalizione che sostenga un governo di unità nazionale e i colloqui tra i partiti potrebbero cominciare nei prossimi giorni.

Ed è stato sospeso il campionato di calcio inglese e tutta la squadra dell’Arsenal è in quarantena
La Premier League, il principale campionato di calcio del Regno Unito, è stata sospesa fino al 4 aprile per precauzione contro la diffusione del coronavirus. La decisione è arrivata dopo che nelle ultime ore erano risultati positivi al virus il calciatore del Chelsea Callum Hudson-Odoi e l’allenatore dell’Arsenal Mikel Arteta. 
Arteta è risultato positivo al coronavirus e ha iniziato un periodo di 14 giorni di isolamento. È stato inoltre deciso un periodo di isolamento simile per tutti i dipendenti dell’Arsenal che avevano avuto contatti ravvicinati con Arteta, compresa tutta la prima squadra maschile. 

L’Everest resterà chiuso fino a fine aprile
Il governo del Nepal ha deciso di cancellare tutti i permessi per le spedizioni sull’Everest dal 14 marzo al 30 aprile, per limitare l’arrivo di turisti nel paese e la diffusione del coronavirus. La Cina aveva già sospeso le spedizioni sul suo versante dell’Everest, che è quindi ora irraggiungibile per tutti gli alpinisti.

Gli spettacoli di Broadway saranno sospesi fino al 12 aprile
I teatri di Broadway, a New York, hanno deciso di sospendere le attività fino a metà aprile, a causa delle difficoltà di continuare ad operare con le restrizioni imposte agli eventi pubblici per contrastare la diffusione del coronavirus. Tra le altre cose, la città e lo stato di New York hanno vietato tutti gli eventi con più di 500 persone e chiesto a teatri e cinema di ridurre di metà la loro capienza massima.

È stato sospeso il campionato di calcio francese
La Ligue 1, il principale campionato di calcio francese, e l’equivalente francese della Serie B sono stati sospesi per via del coronavirus. Non è per ora stata definita la durata della sospensione.