Si può uscire per fare la spesa

Lo ha specificato il governo ed è così già da domenica nel Nord Italia: i supermercati resteranno aperti secondo i normali orari e non bisogna temere che i prodotti scarseggino

Persone in fila nella notte fuori da un supermercato del quartiere Balduina, a Roma, il 10 marzo 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Persone in fila nella notte fuori da un supermercato del quartiere Balduina, a Roma, il 10 marzo 2020 (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Lunedì sera, dopo che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte aveva annunciato l’estensione a tutta l’Italia delle misure per attenuare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), alcune persone si sono affollate fuori dai supermercati aperti fino a tardi per fare provviste. Andare a fare la spesa con urgenza però non era necessario: le restrizioni agli spostamenti imposte dal governo non vietano di farlo, né impediscono lo spostamento delle merci.

Lo ha chiarito anche una nota mandata dal governo ai giornali: «Il decreto del Presidente del Consiglio firmato oggi prevede la possibilità di uscire di casa per motivi strettamente legati al lavoro, alla salute e alle normali necessità, quali, per esempio, recarsi a fare la spesa. Non è prevista la chiusura dei negozi di generi alimentari, che anzi rientrano tra le categorie che possono sempre restare aperte». La nota sconsiglia inoltre di «affollarsi e correre ad acquistare generi alimentari o altri beni di prima necessità» proprio per ridurre le possibili occasioni di contagio.

– Leggi anche: Come funzionano le restrizioni sugli spostamenti in tutta Italia per il coronavirus

Dunque si può andare a fare la spesa normalmente, anche se in caso di grande affluenza i supermercati possono chiedere ai clienti di aspettare in fila fuori per evitare un eccesso di persone nei propri spazi. I supermercati restano aperti secondo il normale orario e anche nei weekend, al contrario degli altri esercizi commerciali. Le merci arrivano regolarmente e non ci sono ragioni di temere che scarseggino (a dire il vero l’unica minaccia in questo senso è proprio l’eventuale comportamento irrazionale delle persone: ma anche in questi casi poi gli scaffali vengono riforniti in fretta).

Per quanto accada molto meno di frequente che nelle stazioni e nelle grandi arterie del traffico, le forze dell’ordine possono chiedere di giustificare la propria presenza all’esterno della propria abitazione anche a chi sta andando a fare la spesa: per questo bisogna avere un apposito modulo di autocertificazione, in cui mettere per iscritto i motivi del proprio spostamento, oppure si può compilare sul momento quando si viene fermati. L’autodichiarazione, spiega il sito del ministero dell’Interno, «potrà essere resa anche seduta stante attraverso la compilazione di moduli forniti dalle forze di polizia».

Il modulo di autocertificazione messo a disposizione dal ministero dell’Interno per la Lombardia e le prima 14 province in cui sono state applicate le restrizioni lo potete scaricare cliccando qui. Per ora il ministero non ha ancora messo a disposizione un nuovo modulo valido per tutta l’Italia: fino a quando non ci sarà potete usare questo.