Le misure di contenimento del coronavirus in Lombardia

Le scuole resteranno ancora chiuse, mentre potranno riaprire i musei, ma solo a certe condizioni

Piazza della Scala a Milano, il 28 febbraio 2020 (ANSA/Mourad Balti Touati)
Piazza della Scala a Milano, il 28 febbraio 2020 (ANSA/Mourad Balti Touati)

Per limitare la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2), il governo ha approvato domenica delle nuove misure restrittive che riguardano anche gli abitanti della Lombardia: la regione italiana dove è stato confermato il più alto numero di contagi (984 a domenica sera) e dove si trovano alcuni dei comuni della cosiddetta “zona rossa”, quella dei due focolai del virus.

Nella “zona rossa” – che comprende i comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini – continua a essere vietato uscire dalle zone di isolamento, così come entrarci, sono sospese tutte le manifestazioni e le forme di aggregazione, chiuse le scuole, chiusi gli uffici pubblici e le attività commerciali se non quelli di pubblica utilità. Le attività lavorative continuano a essere sospese, anche qui con l’esclusione di quelle di pubblica utilità.

Nel resto della Lombardia, il decreto approvato dal governo prevede:

  • Sospensione fino all’8 marzo delle lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università.
  • Chiusura di cinema, teatri e discoteche.
  • Sospensione fino all’8 marzo degli eventi sportivi, tranne quelli a porte chiuse, e divieto di trasferte nel resto d’Italia per i tifosi.
  • Sospensione dei concorsi pubblici e privati esclusi quelli per il personale sanitario e quelli per l’abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e quelli per il personale della protezione civile (e quelli che si basano sulla valutazione esclusivamente su basi curriculari o in maniera telematica).
  • Apertura di musei ma con ingressi regolati per evitare assembramenti di persone.
  • Apertura dei luoghi di culto condizionata all’adozione di misure che consentano ai frequentatori di restare a un metro di distanza gli uni dagli altri.
  • Possibilità di apertura di bar e ristoranti adottando misure per evitare gli assembramenti di persone regolando gli accessi e facendo rispettare una distanza di un metro fra i clienti.
  • Possibilità di apertura degli impianti sciistici, con limitazione degli accessi a funicolari, funivie e cabinovie.
  • Adozione di misure per evitare assembramenti di persone in tutti gli esercizi commerciali.
  • Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza degli ospedali e delle case di riposo.

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