Le nuove misure del governo per il coronavirus

Fra le altre cose dividono il territorio italiano in tre zone, con indicazioni e regole diverse

Palazzo Reale a Milano. (ANSA/MARCO OTTICO)
Palazzo Reale a Milano. (ANSA/MARCO OTTICO)

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato domenica pomeriggio un decreto del governo che elenca le nuove misure decise per contenere la diffusione del coronavirus (SARS-CoV-2) in Italia. Contiene misure e restrizioni diverse a seconda dell’area geografica, identificandone tre: quella dei due focolai conosciuti di coronavirus in Italia, nel lodigiano e a Vo’ in Veneto; quella di Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le tre regioni più interessate dal contagio; e il resto del territorio nazionale.

Nelle zone dei due focolai, la cosiddetta “zona rossa”, continua a essere vietato uscire dalle zone di isolamento, così come entrarci, sono sospese tutte le manifestazioni e le forme di aggregazione, chiuse le scuole, chiusi gli uffici pubblici e le attività commerciali se non quelli di pubblica utilità. Le attività lavorative continuano a essere sospese, anche qui con l’esclusione di quelle di pubblica utilità.

La zona gialla comprende invece Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, e le province di Savona e Pesaro-Urbino. Qui continuano a essere sospesi gli eventi sportivi, tranne quelli a porte chiuse, e sono vietate le trasferte nel resto d’Italia per i tifosi residenti (oggi però ai tifosi dell’Atalanta, squadra di Bergamo, è stato concesso andare a Lecce per una partita di Serie A). Rimarranno chiusi cinema, teatri e discoteche, mentre le funzioni religiose saranno permesse a patto che non prevedano grandi raduni di persone. I musei invece potranno riaprire, ma dovranno regolare gli ingressi a piccoli gruppi. Le attività commerciali come bar e ristoranti dovranno a loro volta evitare gli assembramenti di persone regolando gli accessi e facendo rispettare una distanza di un metro fra i clienti.

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Nella zona gialla le lezioni rimangono sospese per tutta la prossima settimana, nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università, esclusi i medici in formazione specialistica e tirocinanti delle professioni sanitarie. Sono sospesi anche i concorsi pubblici ad esclusione di quelli per il personale sanitario. Gli ospedali limiteranno le visite ai pazienti a un visitatore al giorno. I congedi ordinari al personale sanitario sono sospesi quando è necessario alla gestione dell’emergenza sanitaria in corso.

Nel resto d’Italia le indicazioni del governo sono di continuare a favorire il lavoro da casa, per chi può; di mettere a disposizione «soluzioni disinfettanti per il lavaggio delle mani» nei luoghi della pubblica amministrazione e in generale tutti quelli aperti al pubblico; di condurre interventi straordinari di sanificazione sui mezzi pubblici. Fino al 15 marzo rimangono vietate le gite scolastiche.