Manifestanti anti-governativi e poliziotti si sono scontrati all’inaugurazione del più importante festival musicale in Cile, a Viña del Mar

Viña del Mar, Cile 23 febbraio 2020
(EPA/Alberto Valdes / ANSA)
Viña del Mar, Cile 23 febbraio 2020 (EPA/Alberto Valdes / ANSA)

L’inaugurazione del festival musicale di Viña del Mar, uno tra i più importanti che si tengono ogni anno in Cile, è stata ritardata a causa di scontri tra poliziotti e manifestanti anti-governativi: 15 persone sono state arrestate e 23 agenti sono stati feriti.

Domenica un gruppo di 150 manifestanti con il volto coperto ha attaccato sette auto davanti all’O’Higgins Hotel, dove dormono molti musicisti del festival. Il gruppo ha anche cercato di forzare l’entrata dell’hotel, venendo respinto dal personale che si era barricato dentro con gli estintori.

La polizia ha disperso i manifestanti con i cannoni ad acqua e ha temporaneamente allontanato gli ospiti dall’hotel; ci sono stati anche scontri vicino all’entrata del parco Quinta Vergara, dove si svolge il festival. I manifestanti si sono poi spostati verso il municipio, dove hanno distrutto vetrine, danneggiato porte, razziato una decina di negozi e incendiato alcune auto.

Il festival, uno degli eventi più seguiti in tv in tutto il Cile, è iniziato con un po’ di ritardo e il presentatore, Martín Cárcomo, ha detto che «tutti abbiamo un sogno, sogniamo un futuro migliore o semplicemente un Cile diverso e più inclusivo con migliori opportunità per tutti».

Le proteste antigovernative in Cile vanno avanti da metà ottobre, dopo l’approvazione di una legge che aumentava il prezzo del biglietto della metropolitana della capitale Santiago. Sono proseguite allargandosi a molti altri temi, tra cui le grosse ineguaglianze nel paese e la Costituzione cilena, redatta ai tempi della dittatura di Augusto Pinochet. L’attuale presidente Sebastián Piñera ha concesso un referendum per stabilire se modificarla che si terrà il prossimo 26 aprile.