Il processo contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu comincerà due settimane dopo le elezioni politiche del 2 marzo

(Amir Levy/Getty Images)
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Il processo contro il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, accusato di truffa e corruzione in tre casi distinti, comincerà il 17 marzo, due settimane dopo le elezioni politiche nazionali del 2 marzo. Lo ha annunciato un portavoce del tribunale di Gerusalemme in cui si svolgerà il processo. Secondo le stime dei giornali israeliani il processo dovrebbe durare diversi mesi.

A meno di un risultato molto chiaro alle elezioni, Netanyahu inizierà il processo da primo ministro uscente: sarà la prima volta che un primo ministro israeliano subisce un processo durante il suo mandato. Nel caso il suo partito vinca le elezioni, ci si aspetta che la Corte Suprema israeliana stabilisca se una persona sotto processo – quindi Netanyahu, in questo caso – possa ricevere il mandato per formare un nuovo governo (l’interpretazione più diffusa della legge israeliana stabilisce che in caso di condanna un ministro deve dimettersi dal suo incarico).

Netanyahu era stato incriminato lo scorso novembre per tre casi distinti: nel più importante, è accusato di corruzione per aver favorito l’azionista di maggioranza di Bezeq, la più grande società di telecomunicazioni di Israele, in cambio di una copertura mediatica favorevole su un popolare sito di news israeliano. A gennaio, Netanyahu aveva prima presentato e poi ritirato una richiesta al Parlamento perché gli garantisse l’immunità, un’operazione che aveva come obiettivo principale quello di bloccare le procedure che portano al processo e guadagnare tempo, in modo da farlo slittare dopo le elezioni. Inizialmente era sembrato che i tempi potessero essere comunque sufficienti perché cominciasse prima del 2 marzo, ma era poi diventato chiaro che il tribunale voleva tenerlo dopo.

Quelle del 2 marzo saranno le terze elezioni in Israele nel giro di un anno, dopo quelle di aprile e settembre 2019, che non avevano dato a nessun partito o coalizione una chiara maggioranza. Gli ultimi sondaggi dicono che Blu e Bianco, il partito guidato dal centrista Benny Gantz, potrebbe ottenere un paio di seggi in più del Likud, il partito di Netanyahu: alle ultime elezioni ne avevano ottenuti rispettivamente 33 e 32.