“Fare l’aerosol” non deve essere più una scocciatura

Con i nuovi nebulizzatori, piccoli e silenziosi, chi prende sempre la bronchite o ha la sinusite può farlo anche guardando una serie tv

(La Presse/Dominic Lipinski/PA Wire)
(La Presse/Dominic Lipinski/PA Wire)

Per alcune persone, “fare l’aerosol” è una specie di rituale invernale: si inizia da piccoli perché il medico di famiglia prescrive di farlo anche solo per sciogliere il catarro e, se si hanno spesso la bronchite o la sinusite, si continua da adulti, magari usando sempre lo stesso apparecchio rumoroso. Tuttavia, come sanno molti neogenitori di oggi, esistono anche nebulizzatori piccoli (Elettra Lamborghini se ne era portato uno nella borsetta al Festival di Sanremo) e molto poco rumorosi, al punto che si possono usare anche mentre si guarda una serie tv, senza assordare chi sta nella stanza a fianco.

Prima di acquistarne uno comunque è bene sapere alcune cose su questi apparecchi e aver presente quando ha senso usarli e quando no. Le indicazioni di medici e pediatri sulle terapie con aerosol infatti non sono sempre concordi e per questo è facile fare confusione. Per fare chiarezza abbiamo fatto alcune domande a due esperti, Antonio Clavenna, farmacologo dell’Istituto Mario Negri di Milano e membro dell’Associazione Culturale Pediatri (ACP), e Walter Marrocco, responsabile scientifico della Federazione Italiana Medici di Famiglia (FIMMG).

Cos’è l’aerosol
Si chiamano aerosol quelle combinazioni di sostanze fatte di un vapore o di un gas e di particelle liquide o solide al suo interno. (In natura sono degli aerosol le nuvole, e la nebbia.) L’apparecchio che comunemente chiamiamo “aerosol” è in realtà più propriamente un nebulizzatore e cioè una macchina che produce un aerosol a partire dalle sostanze liquide che gli vengono messe dentro. La funzione di questo apparecchio è trasformare farmaci e soluzioni saline in piccolissime particelle volatili che possano essere inalate nelle vie respiratorie, fino ad arrivare ai polmoni.

Quando serve?
Entrambi i medici che abbiamo intervistato ci hanno risposto facendo una fondamentale distinzione tra le malattie che riguardano le alte vie respiratorie, come le narici o la gola, e le malattie che riguardano le medie o basse vie respiratorie, quindi laringe, bronchi e alveoli polmonari.

Quando si soffre di raffreddore o mal di gola – malattie delle alte vie respiratorie – non c’è bisogno di fare l’aerosol. Antonio Clavenna ha spiegato al Post: «Abbiamo fatto uno studio che ha coinvolto più di 40 pediatri e che ha dimostrato che fare l’aerosol col cortisone o con la semplice soluzione fisiologica (acqua salata) ha gli stessi identici effetti su mal di gola e raffreddore. Il motivo per cui si usa l’aerosol per questi malanni comuni è che il vapore scioglie il muco e idrata la zona, ma è un effetto che si può ottenere semplicemente con i lavaggi nasali o facendo bere ai bambini tanta acqua, latte caldo con miele, bevande calde e spremute di frutta».

In questi casi, l’aerosol può essere preso in considerazione se i bambini sono particolarmente insofferenti ai lavaggi nasali, ma non ha veri vantaggi per gli adulti. Un’eccezione riguarda i farmaci corticosteroidi prescritti in caso di sinusiti acute: in quel caso fare l’aerosol ha senso, ma è appunto un caso diverso rispetto a quello dei semplici raffreddori.

Quando invece si ha un’infiammazione alle vie respiratorie più basse, con malattie come infiammazioni della laringe, bronchite, asma bronchiale, polmonite o fibrosi cistica, l’aerosol è effettivamente uno strumento fondamentale per permettere ai farmaci di raggiungere le zone infiammate e agire localmente. In questi casi, quando si fa l’aerosol, bisogna respirare lentamente se non addirittura trattenere il respiro per permettere alle particelle di sedimentarsi.

Come scegliere un apparecchio per fare l’aerosol
Ci sono alcune caratteristiche di cui tenere conto se, su raccomandazione del medico, vi trovate a dover comprare un aerosol per malattie delle basse vie respiratorie. «In base alla dimensione delle particelle che escono dall’aerosol, il farmaco può arrivare alle vie aeree inferiori o fermarsi alle vie aeree superiori» ha spiegato Walter Marrocco di FIMMG: «Per esempio quando usiamo certi spray per il naso, il liquido esce sotto forma di particelle più grandi (circa 10 micrometri di diametro) che si fermano nelle alte vie respiratorie. Quindi, un criterio importante di cui tenere conto quando si compra un aerosol in caso di malattie delle vie respiratorie medio-basse è che deve produrre particelle da 2 fino a 5 micrometri di diametro al massimo. Per arrivare agli alveoli polmonari, invece, le particelle devono essere ancora più piccole, da 0,7 a 2 micrometri».

Sempre per le malattie delle vie respiratorie inferiori, i medici consigliano il boccaglio rispetto alla mascherina, in modo da evitare che le sostanze si depositino nel naso e così da farle arrivare direttamente ai polmoni.

Tre tecnologie
I diversi apparecchi per aerosol che si trovano in commercio si distinguono soprattutto per il meccanismo che usano per produrre l’aerosol: possono essere a pistone (o aria compressa), a ultrasuoni oppure a “membrana perforata” (in questo caso sono anche detti “nebulizzatori mesh”).

Gli apparecchi a membrana perforata sono un po’ più costosi, ma hanno il vantaggio di essere molto piccoli e silenziosi: si trovano in formato portatile, ricaricabile e sono quelli più adatti per essere usati guardando una serie tv sul divano. Gli apparecchi ad aria compressa sono solitamente quelli più economici, ma sono anche più rumorosi e più ingombranti degli altri: quelli che usavate da bambini, da attaccare alla corrente, fanno probabilmente parte di questa categoria, che fino a qualche tempo fa era la più consigliata perché nettamente più economica delle altre e affidabile per qualunque tipo di farmaco.

Sia i nebulizzatori ad aria compressa sia quelli a membrana perforata vanno bene per tutti i tipi di farmaci, cosa che non vale invece per i nebulizzatori a ultrasuoni. Questi ultimi sono abbastanza silenziosi e più veloci nel nebulizzare, ma bisogna sempre stare attenti ai farmaci che ci si mette dentro: non tutti possono essere nebulizzati con la tecnologia a ultrasuoni (ad esempio i medicinali cortisonici), ma sui foglietti illustrativi dei diversi farmaci per aerosolterapia è specificato se possono essere usati con un apparecchio a ultrasuoni. Nemmeno i nebulizzatori a membrana perforata possono essere usati con alcuni tipi di sostanze – come ad esempio gli olii essenziali, per la loro viscosità – ma non si tratta di quelle per cui è consigliato l’uso di apparecchi per aerosol.

Due esempi di apparecchi a membrana perforata
Gli apparecchi per fare l’aerosol si possono acquistare in tutte le farmacie, e anche online. Ci sono moltissimi marchi e modelli: abbiamo analizzato le caratteristiche di alcuni di questi, diversi per metodo di nebulizzazione, per fare una piccola panoramica.

Il nebulizzatore portatile MD-H17 di Hylogy è uno dei tre apparecchi per fare l’aerosol più venduti su Amazon: è piccolo, leggero, molto silenzioso (qui un video, per farsi un’idea). Costa 42 euro su Amazon, 53 euro su eBay. Secondo la descrizione del produttore, le particelle che escono sono di diametro inferiore ai 5 micrometri, come raccomandato dagli esperti che abbiamo intervistato, e nella confezione ci sono sia il boccaglio che le mascherine per adulti e bambini. Ha più di 2mila recensioni con una media di 4,5 stelle.

La maggior parte degli utenti che l’hanno recensito dice che è talmente piccolo che si può portare ovunque ed è facile da pulire. Le poche recensioni negative dicono che l’apparecchio è arrivato già rotto o che si è rotto dopo poco – quindi in tempo per fare il reso e chiederne uno nuovo. Questo video mostra chiaramente tutti i pezzi di cui è composto e come si usa. Si ricarica attraverso una presa USB, cosa che lo rende comodo anche in viaggio.

Sempre a membrana perforata, c’è il modello IH55 della storica azienda tedesca di prodotti sanitari Beurer. Secondo il sito di recensioni Qualescegliere, che ha esaminato le caratteristiche di 30 apparecchi per aerosol e ne ha testati 12, è il migliore tra tutti. Secondo i dati tecnici riportati sul sito del produttore, le particelle che produce hanno un diametro dai 6 micrometri in giù. Nella confezione sono contenuti un boccaglio e due mascherine, una per adulti e una per bambini. Si può usare anche da sdraiati e ha una funzione di autopulizia. Le recensioni su Amazon danno una media di 4 stelle su 5.

Non si ricarica come il modello di Hylogy ma va a pile: ne servono quattro di tipo AA per farlo funzionare. Costa 76 euro su Amazon e 79 euro su ePrice.

Tre esempi di apparecchi pneumatici a pistone
Il nebulizzatore Laica NE2003, il più venduto in assoluto su Amazon, è portatile ma essendo a pistone è rumoroso: qui c’è un video se volete farvi un’idea del tipo di rumore che fa; generalmente i nebulizzatori di questo tipo producono un rumore che si aggira intorno ai 55-60 decibel, dove 60 decibel è più o meno il valore che si registra in una strada trafficata di giorno.

Laica dice che il NE2003 produce particelle da 2,6 micrometri, adatte quindi a raggiungere le basse vie respiratorie. Ha un kit di accessori completo per l’inalazione di adulti e bambini. Costa 34 euro sia su Amazon – dove ha quasi 3mila recensioni e la media di 4,5 stelle su 5 – che su ePrice. Per funzionare va attaccato alla corrente e pesa 1,2 chili.

Il secondo più venduto su Amazon invece è il 5020A dell’azienda italiana Nuvita, sempre a pistone. Ha il boccaglio e le mascherine di due dimensioni. Il produttore dice che emette particelle di diametro inferiore ai 5 micrometri, adatte quindi alle basse vie respiratorie. Costa 32 euro su Amazon, pesa 1,2 chili e ha più di 1100 recensioni con una media di 4,6 stelle. Il problema più segnalato nelle recensioni critiche è la rumorosità; secondo alcuni recensori che mettono 4 o 5 stelle però sarebbe accettabile. Per farvi un’idea potete vedere questo video.

Sempre ad aria compressa, il Nebula di Air Liquide Healthcare è un po’ più ingombrante degli altri apparecchi per aerosol che abbiamo visto finora, ma ha in più un accessorio per la funzione “Rinowash”che permette di fare delle specie di lavaggi nasali con un aerosol di particelle da 10 micrometri. Per il resto, il produttore dice che le particelle dell’aerosol vanno da 1 a 5 micrometri, quindi sono adatte alle vie respiratorie più profonde. Ha sia mascherine, che boccaglio. Costa un po’ più degli altri, 80 euro su Amazon e 98 su ePrice, e ha più di 1400 recensioni con una media di 4,7 stelle su 5.

Un esempio di nebulizzatore a ultrasuoni
Beurer IH40, che secondo Qualescegliere è la miglior scelta per chi vuole spendere poco, ha una media di 4,4 stelle su 5, è molto silenzioso, ma ha il limite che non va bene con alcuni farmaci, funzionando a ultrasuoni, quindi bisogna sempre verificare che siano adatti prima di inserirli. Come quelli a pistone deve essere attaccato alla corrente. Costa 46 euro sia su Amazon che su ePrice; su eBay invece se ne trova uno a 32 euro.

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Disclaimer: con alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi. Ma potete anche cercare le stesse cose su Google. Se invece volete saperne di più di questi link, qui c’è una spiegazione lunga.