Il 17enne italiano che era rimasto bloccato a Wuhan perché aveva la febbre è rientrato in Italia

La partenza dell'aereo dell'Aeronautica italiana con cui è stato organizzato il rientro in Italia del 17enne italiano bloccato a Wuhan per via di un leggero stato febbrile che non gli aveva permesso di viaggiare con gli altri cittadini italiani rimpatriati la settimana scorsa. Il 17enne – Niccolò – è arrivato sabato mattina a Roma dopo aver viaggiato in isolamento in una barella di sicurezza: sarà trasferito all'Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani" di Roma per una periodo di quarantena per assicurarsi che non abbia contratto il nuovo coronavirus (ANSA / Area Comunicazione Ufficio del Vice Ministro della Salute)
La partenza dell'aereo dell'Aeronautica italiana con cui è stato organizzato il rientro in Italia del 17enne italiano bloccato a Wuhan per via di un leggero stato febbrile che non gli aveva permesso di viaggiare con gli altri cittadini italiani rimpatriati la settimana scorsa. Il 17enne – Niccolò – è arrivato sabato mattina a Roma dopo aver viaggiato in isolamento in una barella di sicurezza: sarà trasferito all'Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani" di Roma per una periodo di quarantena per assicurarsi che non abbia contratto il nuovo coronavirus (ANSA / Area Comunicazione Ufficio del Vice Ministro della Salute)

È rientrato in Italia il 17enne italiano che era rimasto bloccato a Wuhan, in Cina, per via di un leggero stato febbrile che non gli aveva permesso di viaggiare con gli altri cittadini italiani rimpatriati lo scorso 3 febbraio. Le analisi avevano escluso un contagio da nuovo coronavirus, ma i protocolli di sicurezza prevedono che in caso di sintomi come la febbre la partenza non possa avvenire.

Il 17enne – che si chiama Niccolò ed è friulano – è arrivato a Roma la mattina del 15 febbraio ed è stato accolto dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Aveva ancora la febbre, ma visto che la sua partenza era già stata rimandata due volte, si è deciso di organizzare comunque il suo rientro con un volo speciale in “bio-contenimento”: ha viaggiato su un’apposita barella isolata, in un aereo dell’Aeronautica militare. Sarà trasferito all’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” di Roma per una periodo di quarantena per assicurarsi che non abbia contratto il nuovo coronavirus.