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  • Venerdì 7 febbraio 2020

Le ultime novità sul coronavirus

I morti sono 638, le persone contagiate più di 31.500, tra cui il primo italiano

Alcuni passeggeri della nave da crociera Princess Diamond, in quarantena nel porto di Yokohama, Giappone, 7 febbraio 2020
(The Yomiuri Shimbun via AP Images)
Alcuni passeggeri della nave da crociera Princess Diamond, in quarantena nel porto di Yokohama, Giappone, 7 febbraio 2020 (The Yomiuri Shimbun via AP Images)

Il numero di persone morte a causa del nuovo coronavirus (2019-nCoV) è salito a 638, tutte in Cina (una a Hong Kong), tranne una nelle Filippine. Le persone contagiate sono circa 31.500 in tutto il mondo: quasi tutte in Cina, tranne 280 in 28 diversi paesi. Le autorità sanitarie cinesi hanno detto che nelle ultime 24 ore sono morte 73 persone e sono stati registrati almeno 3.100 nuovi casi di contagio, quasi tutti a Wuhan, la città da cui è iniziata l’epidemia, e nella provincia di Hubei, in cui si trova.

Tra i nuovi casi c’è il primo italiano risultato positivo al test del nuovo coronavirus: è uno dei 56 cittadini italiani rientrati lunedì 3 febbraio da Wuhan. È ricoverato all’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma e i suoi sintomi per ora comprendono un «modesto rialzo termico ed iperemia congiuntivale». Nell’istituto sono ricoverati in terapia intensiva e in isolamento anche i due turisti cinesi contagiati dal virus: le loro condizioni sono critiche e stabili.

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Giovedì è morto anche Li Wenliang, un oftalmologo dell’ospedale di Wuhan, diventato noto in tutta la Cina perché era stato tra i primi a denunciare il diffondersi del nuovo virus, il 30 dicembre scorso. Per questo era stato interrogato dalle autorità cinesi, costretto a firmare una dichiarazione in cui ammetteva di essersi comportato in modo «illegale» e indagato insieme ad altre otto persone per aver diffuso notizie sulla malattia. Il 10 gennaio Li aveva contratto il virus da una donna che stava curando per glaucoma, a sua volta ignara di averlo contratto.

La notizia della sua morte – data in serata in Cina, poi smentita e poi annunciata dall’ospedale che lo ricoverava dopo le due di notte – è stata una delle più commentate sui social network cinesi, dov’è considerato un eroe che si è sacrificato per il bene del popolo. La sua storia ha fatto emergere la censura del governo e l’eccessiva leggerezza nel gestire l’emergere dell’epidemia e ha portato in primo piano i casi dei medici contagiati in servizio: il New York Times scrive che secondo alcuni dati non verificati sarebbero centinaia. Intanto la Commissione di vigilanza cinese ha annunciato un’indagine per fare chiarezza sulla morte di Li.

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Giovedì sono stati confermati 41 nuovi contagi sulla nave da crociera Diamond Princess che si trova in quarantena nel porto di Yokohama, in Giappone, per un totale di 61 persone. Sulla nave ci sono 3.700 persone: 273 sono state sottoposte al test del nuovo coronavirus, solo quelle che mostravano sintomi o erano venute in contatto con un uomo di Hong Kong risultato positivo ai test.

Oggi saranno rimpatriate negli Stati Uniti 330 persone da Wuhan: è il terzo gruppo di americani partito dalla città cinese; torneranno a casa da Wuhan anche due gruppi di cittadini canadesi, che resteranno in quarantena per due settimane in una base militare a Trenton, nell’Ontario. La Corea del Nord ha annunciato il suo primo caso di contagio; Taiwan, che ha 16 casi confermati, ha vietato alle navi da crociera internazionali di attraccare ai suoi porti; Hong Kong, che ha 22 casi di contagio, ha cancellato l’importante fiera d’arte Art Basel, che l’anno scorso era stata visitata da 80 mila persone e che si sarebbe dovuta tenere dal 19 al 21 marzo.

Il presidente cinese Xi Jinping ha parlato al telefono con il presidente statunitense Donald Trump: gli ha assicurato che sta facendo il possibile per contenere il virus e lo ha invitato, scrive Associated Press, a «rispondere in modo ragionevole all’epidemia», criticando le misure drastiche prese dagli Stati Uniti. La scorsa settimana l’amministrazione Trump aveva vietato l’entrata nel paese a tutti i cittadini stranieri che erano stati in Cina negli ultimi 14 giorni; ha evacuato i suoi cittadini da Wuhan ma non ha fornito assistenza alla Cina, contrariamente ad altre nazioni. Negli Stati Uniti i casi di contagio sono 12.

L’agenzia di rating S&P ha intanto modificato le sue precedenti previsioni sulla crescita economica della Cina di quest’anno, portandole da 5 a 0,75 per cento, sostenendo che il coronavirus avrebbe frenato molto l’economia di tutto il paese. Xiaogan, che si trova a circa 70 chilometri a nord-ovest di Wuhan nella provincia di Hubei, è la seconda città con il numero più alto di contagi, più di duemila.