Bersani ha «un’idea»: un nuovo partito

In un'intervista a Repubblica ha spiegato anche che nel nuovo partito non ci sarebbe spazio per i «narcisi» come Renzi e Calenda

(ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)
(ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI)

In un’intervista pubblicata oggi da Repubblica l’ex segretario del PD Pier Luigi Bersani sostiene che è pronto a entrare in una nuova formazione politica creata dall’unione del PD con il movimento delle cosiddette “Sardine” e altri gruppi politici. Secondo Bersani, questa nuova formazione politica è l’unica soluzione per impedire una vittoria della destra alle prossime elezioni.

Bersani, che lasciò il PD nel 2017 in protesta contro l’allora segretario Matteo Renzi per fondare LEU, sostiene che per assicurare un futuro alla sinistra non è sufficiente un semplice ritorno degli “scissionisti” all’interno del PD.

«Sento spesso pronunciare questa parola: ricomposizione. Lo dico chiaro, non è questo il problema. Non servirebbe, non è sufficiente appunto rimettere insieme i vecchi attrezzi. Quando il Pd parla di allargarsi, aprirsi, rifondarsi, dico che è meglio di niente. Ma è diverso dal dire, come invece dovremmo: serve una cosa nuova, una sinistra dei tempi nuovi. Noi siamo pronti»

Secondo Bersani, l’attuale segretario del PD avrebbe compreso questa necessità: «Zingaretti ha capito una cosa fondamentale: non possiamo stare fermi sulle gambe, qualcosa bisogna che c’inventiamo», ha detto a Repubblica e in effetti è da tempo che lo stesso Zingaretti e altri dirigenti a lui vicini parlano di un possibile ripensamento del PD e di una sua riorganizzazione.

In concreto, Bersani sostiene che PD, fuoriusciti dal partito, cattolici, Sardine e altre forze di sinistra dovrebbero riunirsi per discutere le idee e il programma della nuova formazione. Bersani dice di immaginarsi:

«C’ho una idea. Un grande appuntamento programmatico, apertissimo, che parta da tre questioni. La risposta della sinistra moderna alle tre grandi transizioni: ecologica, demografica e tecnologica. Titoliamo una serie di proposte che siano propulsive ma anche protettive rispetto alle conseguenze sul popolo di queste transizioni. L’esito del percorso lo lascio al tavolo. Se va bene, sarà un partitone. Al peggio sarà comunque un nuovo nucleo familiare»

Nell’intervista l’ex segretario del PD dice anche chi non si immagina entrare a far parte del nuovo partito. Secondo Bersani, la nuova formazione dovrà coinvolgere leader e militanti «che si sentono alternativi alla destra e non hanno ubbìe centriste».

Parla di Renzi e Calenda?
«Parlo di quelli che pensano, sbagliando, che si creerà di nuovo uno spazio al centro. Il centrismo oggi è un luogo del narcisismo e delle avventure individuali nel quale si affollano protagonisti che pensano di concorrere tra di loro in un metro quadro di spazio. Alla fine, forse, si alleeranno e il simbolo sarà il Narciso che si specchia».