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  • Sabato 11 gennaio 2020

L’Iran ha ammesso di avere abbattuto l’aereo ucraino per errore

Dopo averlo negato per giorni: il volo 752 è stato scambiato per un aereo militare nemico, ha spiegato l'esercito

(AP Photos/Mohammad Nasiri)
(AP Photos/Mohammad Nasiri)

Sabato mattina l’esercito iraniano ha ammesso di avere abbattuto «per errore» l’aereo dell’Ukraine International Airlines precipitato nelle prime ore dell’8 gennaio, pochi minuti dopo essere decollato dall’aeroporto di Teheran, la capitale dell’Iran. Finora il governo iraniano aveva sostenuto che lo schianto fosse stato causato da un guasto dell’aereo, nonostante le informazioni raccolte dalle intelligence occidentali e alcune ricostruzioni giornalistiche, che avevano parlato di un missile lanciato dalle difese aeree iraniane.

L’aereo, il volo 752, era precipitato poche ore dopo il lancio di missili balistici deciso dall’Iran come ritorsione per l’uccisione del generale Qassem Suleimani, morto la scorsa settimana in un bombardamento statunitense a Baghdad, in Iraq.

Il presidente iraniano Hassan Rouhani ha scritto su Twitter: «La Repubblica Islamica dell’Iran è profondamente dispiaciuta per questo disastroso errore», e ha fatto le condoglianze ai parenti delle 176 persone che erano a bordo dell’aereo, e che sono morte tutte. L’esercito iraniano ha spiegato che l’aereo ucraino è stato scambiato per un velivolo nemico e ha aggiunto che la persona responsabile dell’errore affronterà le conseguenze legali di quello che è successo.

La stampa iraniana, controllata dal regime e per lo più di orientamento conservatore, ha scritto che sia Rouhani che la Guida suprema Ali Khamenei, la principale figura politica e religiosa dell’Iran, sono venuti a sapere la verità sull’abbattimento dell’aereo solo venerdì, poche ore prima di annunciarlo pubblicamente: non si sa se questa informazione sia vera oppure no.

Giovedì il New York Times aveva diffuso un video che mostrava gli ultimi secondi del volo 752 prima dello schianto. Il video, girato in un’area residenziale a Parand, cittadina a ovest dell’aeroporto internazionale di Teheran, mostrava una piccola esplosione, probabilmente del momento in cui il missile aveva colpito l’aereo. Poi si vedeva l’aereo cambiare rotta nel tentativo di tornare in aeroporto, prima di cominciare a precipitare lasciando cadere detriti in fiamme durante la discesa.

Secondo le informazioni raccolte dalle intelligence occidentali, l’aereo è stato abbattuto da missili iraniani a corto raggio facenti parte delle difese aeree dell’Iran. Il sistema di difesa aerea iraniano (SA-15 per la NATO, Tor per la Russia) fu venduto dalla Russia all’Iran nel 2005. È possibile che fosse stato posizionato vicino all’aeroporto per difenderlo da un’eventuale ritorsione statunitense in risposta al lancio di missili iraniani contro le due basi militari in Iraq: il sistema è progettato per operare a quote medie e basse, intercettando sia aerei che armi guidate.