È stata archiviata l’indagine sull’assegnazione di un appartamento all’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta

(ANSA/GIUSEPPE LAMI)
(ANSA/GIUSEPPE LAMI)

La procura militare del tribunale di Roma ha archiviato l’indagine che aveva aperto lo scorso novembre sul corretto utilizzo dell’appartamento di Roma che era stato assegnato all’ex ministra della Difesa Elisabetta Trenta per via del suo vecchio incarico e che aveva continuato a usare anche in seguito alla caduta del governo di cui faceva parte. Nell’indagine Trenta non era indagata e non c’erano ipotesi di reato.

L’appartamento in questione si trova vicino a San Giovanni in Laterano, ed era stato assegnato a Trenta quando era al governo. Finito il suo mandato ad agosto avrebbe dovuto riconsegnarlo allo Stato, ma Trenta aveva ottenuto di rimanere nella casa chiedendo che fosse assegnata a suo marito Claudio Passarelli, maggiore dell’esercito: secondo Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, però, il grado di Passarelli non avrebbe giustificato un appartamento prestigioso come quello. In seguito alle polemiche suscitate dalla notizia, alla fine Trenta aveva annunciato che avrebbe lasciato l’appartamento, cosa che secondo il quotidiano La Verità sarebbe avvenuta il 7 gennaio.