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  • Venerdì 4 ottobre 2019

Com’è il nuovo Kindle

Il Kindle Oasis è il più avanzato e-reader di Amazon ed è piuttosto costoso: lo abbiamo messo a confronto con i suoi concorrenti

A sinistra, un Nuovo Kindle Oasis; a destra un Tolino Shine 3 e, sotto, un Kobo Forma
A sinistra, un Nuovo Kindle Oasis; a destra un Tolino Shine 3 e, sotto, un Kobo Forma

Quest’estate Amazon ha messo in vendita un nuovo modello di e-reader, il Nuovo Kindle Oasis. Il New York Times ha pubblicato una recensione piuttosto positiva intitolata “È il momento perfetto per comprare un e-reader”, ma né il New York Times né i principali giornali online che si occupano di tecnologia dicono che l’Oasis sia il miglior e-reader da acquistare: in sintesi perché, anche se funziona benissimo e rende la lettura molto piacevole, costa 250 euro. Il suo ottimo schermo, sostengono, non è così tanto diverso da quello di e-reader più economici al punto da giustificare più di 100 euro di differenza di costo.

Abbiamo comunque provato a nostra volta il Kindle Oasis per capire bene cosa lo renda diverso dagli altri e-reader e lo abbiamo confrontato con due e-reader dei due principali concorrenti dei Kindle in Italia: il Kobo Forma di Rakuten, l’e-reader venduto nelle librerie Mondadori, e il Tolino Shine 3, che invece viene venduto su IBS e nelle librerie Libraccio.

Perché acquistare un e-reader
Qualche anno fa sembrava che con la diffusione di ebook ed e-reader il mondo dell’editoria sarebbe cambiato definitivamente, perché i lettori avrebbero comprato sempre più ebook e sempre meno libri di carta. Le cose non sono andate così: in Italia le vendite di ebook non hanno superato il 5 per cento di quelle totali, e anche nei paesi in cui gli ebook si sono più diffusi, come gli Stati Uniti e la Germania, non si è mai superato il 30 per cento.

Questo non significa che gli ebook non abbiano un loro mercato e che gli e-reader siano oggetti inutili. Hanno alcuni evidenti vantaggi rispetto ai libri di carta e tra le persone che leggono molto ce ne sono parecchie che, a seconda delle circostanze, scelgono di leggere edizioni di carta oppure ebook. Per esempio si preferiscono gli ebook quando si va in vacanza e portarsi dietro più di un libro potrebbe essere scomodo, oppure quando si sta leggendo un tomo da più di 600 pagine e si vuole salvaguardare il proprio polso (e magari anche ingannare il proprio cervello sulla lunghezza effettiva di ciò che si sta leggendo). Secondo Brian Chen del New York Times questo è il momento di comprare un e-reader perché la nostra convivenza sempre più stretta con gli smartphone, e con i loro schermi luminosissimi, può essere limitata da un tipo di dispositivo tecnologico di intrattenimento che abbia un minore impatto sui nostri occhi e ci distragga meno, essendo fatto solo ed esclusivamente per leggere.

Da tempo tutti i modelli di e-reader più diffusi sono molto leggibili grazie alle più aggiornate versioni della tecnologia e-ink, che rendono il testo più chiaro e non sfarfallante come capitava con i primissimi e-reader. Fatta eccezione per il Kindle (il modello più semplice degli e-reader di Amazon), hanno tutti risoluzione di 300 ppi. Un’altra cosa che hanno in comune è la lunga durata della batteria: ci sono differenze tra un modello e l’altro, ma tutti quanti funzionano molto più a lungo degli smartphone, che siamo ormai abituati a ricaricare ogni giorno o quasi, al punto che il confronto tra i singoli modelli sotto questo aspetto non è tanto rilevante. Tutte le batterie durano settimane, in genere.

Il Nuovo Kindle Oasis

Come è fatto il Nuovo Kindle Oasis
Brian Chen del New York Times lo ha definito «la Cadillac degli e-reader», ed effettivamente al primo sguardo si presenta come un e-reader diverso dagli altri: ha lo schermo più grande – un pollice in più rispetto agli altri Kindle e ai Tolino, anche se non raggiunge gli 8 pollici del Kobo Forma – e invece di avere l’esterno in plastica ce l’ha di alluminio, come alcuni modelli di iPhone.

Il design in generale è diverso da quello degli altri Kindle e riprende quello del precedente Kindle Oasis: la cornice dello schermo non è più larga in basso, ma di lato. Su quel lato è anche più spessa. È pensato per essere tenuto comodamente con una mano sola, come un libro in brossura piegato a metà. Ed è adatto sia per mancini che per destrimani perché lo schermo si può ruotare; lungo il lato da impugnare ci sono due tasti lunghi e stretti da premere per cambiare pagina senza toccare lo schermo. Lo schermo è touch, come per tutti gli altri e-reader, ma grazie ai tasti si può anche leggere disabilitando questa funzione – per non rischiare, ad esempio, di cambiare pagina per sbaglio toccando accidentalmente lo schermo. Volendo si può anche orientare in modo diverso lo schermo, per leggere con il lato più largo in basso.

Un Kindle Oasis messo a confronto, per quanto riguarda le dimensioni, con due Kindle di qualche anno fa, meno larghi ma più lunghi; gli schermi dei Kindle sono da 6 pollici, quello del Nuovo Kindle Oasis da 7

Non è l’unico e-reader ad avere questa forma: anche il Kobo Libra H2O e il Kobo Forma, gli e-reader di fascia più alta di Kobo, sono fatti così. Rispetto agli altri Kindle, invece, ha un’altra caratteristica che dovrebbe giustificare il prezzo maggiore: la tonalità della luce dello schermo si può regolare da bianca ad ambra e si può impostare la luce frontale (fornita da un numero molto maggiore di LED, 12 bianchi e 13 ambra) in modo che la luminosità dello schermo e la sua tonalità cambino in base all’illuminazione dell’ambiente circostante. È anche impermeabile all’acqua, al punto che può essere immerso fino a un metro di profondità (e dunque si può usare nella vasca da bagno senza problemi), ma questo vale anche per il più economico Kindle Paperwhite.

Secondo Chen, il fatto che l’Oasis sia un po’ più largo degli altri Kindle è uno svantaggio (dice che non ci sta nella tasca della maggior parte dei cappotti) e sostiene che il Kindle Paperwhite sia più comodo da tenere in mano durante lunghe sessioni di lettura. Su questo la redazione del Post non è tanto d’accordo: trova comodo il lato largo laterale, sia per quando si legge da sdraiati che quando si è sui mezzi pubblici e si rischia di essere urtati, e apprezza il fatto di avere uno schermo un po’ più grande.

Riassumendo le differenze con il Kindle Paperwhite sono che lo schermo dell’Oasis è leggermente più grande, che l’Oasis si tiene in mano in modo diverso e che la luminosità del suo schermo si può regolare per avere una luce ambrata (più simile alle pagine dei libri vecchi) e adattata all’ambiente circostante, in modo da non affaticare troppo gli occhi. Probabilmente qualunque lettore che legge ebook gradirebbe ricevere un Kindle Oasis in regalo, tuttavia non si può dire che quei 130 euro in più possano cambiare completamente l’esperienza di lettura.

Alcune cose da sapere sugli ebook
Per poter confrontare bene il Kindle Oasis con e-reader di altri marchi è importante sapere alcune cose su cosa sono gli ebook e in quali formati esistono. La prima è che quando si acquista un ebook, non si compra una copia digitale di un libro, ma una licenza d’uso per poterla leggere. Per questa ragione, non tutti gli ebook si possono leggere su tutti i dispositivi digitali e non si possono né copiare (perlomeno legalmente) né prestare a un amico.

Quali ebook si possono leggere su quale e-reader dipende dal formato degli ebook ed è la ragione per cui chi ha già letto tanti ebook su un Kindle, difficilmente cambia marchio di e-reader: facendolo potrebbe perdere la biblioteca accumulata fino a quel momento. Infatti i formati degli ebook che si acquistano attraverso Amazon (AZW e AZW3) non sono compatibili con gli e-reader di altri marchi, sono formati chiusi. Passare da un Kobo a un Tolino o viceversa invece è più semplice, dato che entrambi permettono di leggere ebook in formato EPUB, il formato aperto per la pubblicazione di ebook, che però non è accettato dai dispositivi di Amazon. Tutti gli e-reader poi permettono di leggere documenti in PDF, ma non è comodissimo leggere libri in questo formato, dato che la lunghezza della pagina non si può variare e quindi bisogna procedere con macchinosi ingrandimenti.

Come si prendono in prestito gli ebook
Un vantaggio degli e-reader su cui si possono leggere ebook in formato EPUB (e quindi i Kobo e i Tolino, tra gli altri) è che si possono usare anche per leggere ebook presi in prestito in biblioteca, nel caso in cui la propria biblioteca sia una delle 5.500 che fanno parte della rete MLOL: attraverso il portale della rete si possono consultare gratuitamente tutti i contenuti digitali della biblioteca dove si è registrati, senza doverci andare di persona. Questi ebook sono in formato EPUB e – fatta eccezione per quelli liberi da diritti – hanno il DRM (Digital Rights Management) Adobe: una tecnologia per la difesa del diritto d’autore che fa sì che gli ebook si possano leggere solo per 14 giorni, non possano essere copiati o cambiati di formato. Dato che si tratta di un prestito, in alcuni casi, sulla base di un accordo (discutibile, probabilmente) tra diverse case editrici e biblioteche sul tema del prestito degli ebook, se qualcun altro sta leggendo l’ebook a cui siete interessati, non potete prenderlo voi. Sempre più case editrici però stanno abbandonando questo modello.

Per via del loro formato gli ebook presi in prestito attraverso MLOL non possono essere letti con un Kindle – a meno che non li si sottoponga a trattamenti illegali, cosa che non dovreste fare. Se invece il proprio e-reader è compatibile con il DRM Adobe (oltre a Tolino e Kobo tutti questi lo sono) non ci sono problemi: la prima volta potrebbe essere un po’ laborioso scaricare un ebook e metterlo sul proprio dispositivo, ma seguendo le indicazioni di MLOL non dovrebbe essere difficile.

MLOL offre anche un servizio in abbonamento che permette di prendere in prestito ebook da tutte le biblioteche della sua rete e non solo da quella a cui si è iscritti: si chiama MLOL Plus ed esiste in varie formule a seconda del numero di libri che si pensa di leggere in un anno, o in un mese, dai 10 ai 200 euro all’anno. Per chi legge molto e spende troppo in libri, può essere un buon sistema per risparmiare.

Il confronto con il Kobo Forma
Il Kobo Forma e il Kobo Libra H2O sono gli e-reader che sia per fascia di prezzo che per qualità somigliano di più al Nuovo Kindle Oasis. Hanno tutti il “lato largo” lateralmente, invece che sotto, e sia la luminosità che la tonalità della luce possono essere impostate per variare automaticamente nel corso della giornata. Sono inoltre tutti e tre impermeabili allo stesso modo. Nelle versioni con 8 GB di memoria (sia il Kobo Forma che il Nuovo Kindle Oasis esistono anche da 32 GB), il Forma costa 280 euro, quindi 60 euro in più del più del Kindle Oasis, il Libra H2O 180, 40 euro in meno del Kindle Oasis. Il Kobo Forma però ha uno schermo da 8 pollici, mentre sia quello del Kindle Oasis che quello del Libra H2O sono da 7. La differenza si nota.

A sinistra il Kobo Forma, a destra il Nuovo Kindle Oasis: in alto con luminosità e tonalità impostate ai valori medi, in basso massimi. La tonalità più calda del Kobo è più color pesca di quella dell’Oasis, più arancione: non dovrebbe fare una grande differenza nel corso di una lunga sessione di lettura in cui si lascia la tonalità variare in modo automatico

Anche nei Kobo l’orientamento dello schermo può essere cambiato: a differenza di quanto accade con il Kindle Oasis, se non lo bloccate ruota da solo. Un’altra differenza sta nel materiale di cui sono fatti esternamente i due diversi e-reader: l’Oasis è di alluminio, il Kobo Forma di plastica. Per chi volesse usarli senza una custodia protettiva, la presa sul Forma è sicuramente più salda, dato che il retro ha un reticolo che fa maggiore attrito della liscia superficie dell’Oasis. È però consigliabile l’uso di una custodia, in particolare, per il Kobo, la SleepCover (31 euro su Amazon), che si trasforma anche in un leggio. Una custodia simile è stata fatta anche per il Kindle Oasis e si trova a un prezzo compreso tra i 15 e i 20 euro, a seconda del colore.

Un Kobo Forma con la sua custodia usata come leggio

Il Kobo Forma costa 280 euro, un po’ più del Kindle Oasis, quindi anche in questo caso è un oggetto bello da ricevere e meno da comprare. Se però siete interessati ad acquistarlo, al momento su Amazon costa circa 10 euro in meno che sul sito di Rakuten. Il Kobo Libra H2O invece costa 180 euro e per questo è più competitivo per chi è interessato a un e-reader con uno schermo da 7 pollici.

Una cosa da sapere per chi stesse prendendo in considerazione l’idea di acquistare un e-reader Kobo è che non serve registrarsi un profilo sul sito di Rakuten per usarlo: si può usare un profilo esistente sul sito delle librerie La Feltrinelli, per esempio, o su vari siti di librerie straniere, oppure fare il primo accesso sull’e-reader usando il proprio account di Facebook o di Google. Un’altra cosa interessante è che, oltre a poter essere usati per leggere ebook presi in prestito con MLOL, gli e-reader Kobo permettono anche di leggere articoli di giornali e riviste online salvati attraverso l’applicazione Pocket, accessibile direttamente dai Kobo. I redattori del Post che ce l’hanno finiscono per accumulare moltissimi articoli e leggerne pochi, ma magari per qualcuno che vuole recuperare vecchi pezzi del Post leggendoli la sera, da uno schermo meno aggressivo, questa funzione potrebbe essere utile.

Infine quando è in stand-by il Kobo mostra la copertina del libro che si sta leggendo: una piccola cosa molto apprezzata da una redattrice annoiata dalle solite immagini dei Kindle.

E Tolino?
Tolino è il marchio di e-reader nato nel 2013 da una collaborazione tra Deutsche Telekom, la più grande azienda di telecomunicazioni della Germania, e un gruppo di distributori e librai tedeschi. Da fine 2014 fanno parte della collaborazione anche le catene di librerie Ibs e Libraccio e attualmente ci sono due modelli di Tolino che vendono: il Tolino Vision 4 HD, da 180 euro (lo stesso prezzo del Kobo Libra H2O), e il Tolino Shine 3, da 140 euro (lo stesso prezzo del Kindle Paperwhite, di cui è il concorrente).

Sia il Tolino Vision che il Tolino Shine, come i Kobo Forma e Libra H2O e il Kindle Oasis, permettono di regolare sia la luminosità che la tonalità della luce, anche in modo che varino automaticamente nel corso della giornata. Hanno però lo schermo da 6 pollici: dunque sono adatti – lo Shine in particolare, se si vuole anche risparmiare qualcosa – a chi è molto interessato a variare la tonalità dello schermo su cui si legge e non così tanto alle sue dimensioni. Non arriva però alla stessa luminosità dei concorrenti più costosi.

In aggiunta rispetto allo Shine, il Tolino Vision è impermeabile alle cadute in acqua come gli altri e-reader più costosi e ha la funzione “tap2flip”: permette di cambiare pagina semplicemente toccando con un dito la parte posteriore dell’e-reader. Ha inoltre due tasti invece di uno, a differenza dello Shine che, accensione a parte, si comanda semplicemente con lo schermo touch. Secondo una redattrice del Post che l’ha messo alla prova, è un po’ più lento nelle risposte dello schermo rispetto ai Kindle e ai Kobo, ma non in modo fastidioso. Ha però un primato rispetto a tutti i Kindle e i Kobo: è l’e-reader più leggero.

Un Tolino Shine 3, con la tonalità più fredda e quella più calda

Per quanto riguarda l’immagine che si vede sullo schermo quando sono in standby, i Tolino mostrano una faccia stilizzata che dorme: un’altra piccola cosa apprezzata in redazione. Ovviamente tutti gli e-reader hanno un proprio sistema operativo e cambiare quello a cui si è abituati può essere disorientante all’inizio: tuttavia gli e-reader sono oggetti che in fondo servono a fare una sola cosa, e relativamente semplice, quindi le differenze hanno poco peso.

Un’unica cosa, di questo aspetto, che ci sentiamo di segnalare è il sistema di numerazione delle pagine, quello che permette di capire a che punto del libro si è: sui Tolino e Kobo è simile a quello dei libri di carta perché è in “pagine”, sebbene non corrispondenti a quelle cartacee, e dà un’idea di quante ne manchino. Ad esempio, dice che si è a pagina 72 di 110. Con il Kindle Oasis, che come gli altri Kindle dà informazioni sull’avanzamento della lettura con una percentuale, invece abbiamo notato un certo grado di confusione quando segnala i minuti di lettura mancanti alla fine del libro: molto inferiori a quelli reali.

Disclaimer: su alcuni dei siti linkati nella sezione Consumismi, il Post ha un’affiliazione e ottiene una piccola quota dei ricavi, senza variazioni dei prezzi – che potrebbero variare di giorno in giorno rispetto a quelli indicati, in base alle offerte.
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