La tradizionale parata di San Nicola organizzata dalla TV statale dei Paesi Bassi non avrà più attori con la faccia dipinta di nero

(Ingo Wagner/picture-alliance/dpa/AP Images)
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La TV pubblica dei Paesi Bassi ha annunciato che nella tradizionale parata di San Nicola che organizza ogni anno non sfileranno più attori bianchi con la faccia dipinta di nero e le labbra tinte di rosso; cioè col cosiddetto blackface, un modo sgradevole e stereotipato di rappresentare le persone di origine africana. La TV olandese l’ha definito «un passo in avanti obbligato», dopo che per anni moltissime persone avevano protestato per la presenza di Zwarte Piet, l’aiutante di San Nicola – una figura paragonabile a Babbo Natale – che nella tradizione della parata era raffigurato come un africano.

Il blackface negli Stati Uniti ebbe origine nella prima metà dell’Ottocento, e per quasi un secolo fu una diffusa forma di intrattenimento tipica degli spettacoli dei “menestrelli”, nei quali degli attori – prevalentemente bianchi – interpretavano degli schiavi africani liberati, esibendo tutto il repertorio di luoghi comuni sulle popolazioni autoctone dell’Africa e rappresentando gli schiavi alla stregua di animali da zoo. Queste rappresentazioni caricaturali, che ridicolizzavano gli schiavi e li identificavano con pochi tratti, spesso esagerati o inventati, ebbero un’influenza notevole sul modo in cui vennero considerati gli afroamericani nei decenni successivi e le critiche nei loro confronti negli ultimi anni si sono diffuse in altre parti del mondo.

Nei Paesi Bassi le persone che difendevano la tradizione attorno al personaggio di Zwarte Piet sostenevano fosse nero per via della fuliggine: questa interpretazione però non teneva conto delle labbra dipinte e delle parrucche con lunghi riccioli neri indossate dal personaggio, che al contrario rendono evidente il significato del colore della sua pelle.