I 31 migranti a bordo della nave Mare Jonio saranno fatti sbarcare a Lampedusa per «motivi sanitari»

La nave Mare Jonio al porto di Marsala, 10 aprile 2019 (ANSA)
La nave Mare Jonio al porto di Marsala, 10 aprile 2019 (ANSA)

31 migranti soccorsi la scorsa settimana al largo della Libia e fino a oggi a bordo di Mare Jonio, la nave del progetto umanitario Mediterranea, sono stati trasferiti su un’imbarcazione della Guardia Costiera e potranno presto sbarcare a Lampedusa. Lo sbarco è stato deciso dalle autorità per «motivi sanitari» dopo un’ispezione a bordo compiuta da un gruppo di medici inviati dal ministero della Salute per verificare le condizioni dei migranti, che domenica avevano annunciato di voler fare uno sciopero della fame per protestare contro il rifiuto di assegnare loro un “porto sicuro”.

La notizia dello sbarco è stata accolta con urla di gioia dai migranti a bordo, come dimostra un video pubblicato da Avvenire.


Dalla relazione compilata dai medici, ha scritto Adnkronos, era emerso lo stato di salute precario degli ultimi migranti rimasti a bordo di Mare Jonio, con cinque casi di scabbia e «altri casi di depressione acuta». Alcuni migranti soccorsi da Mare Jonio erano già stati fatti sbarcare nei giorni scorsi sempre per motivi sanitari.

La situazione di Mare Jonio si è sbloccata dopo che il capomissione di Mediterranea, Luca Casarini, aveva chiesto l’evacuazione immediata dei migranti a seguito di una tempesta che aveva reso le condizioni a bordo molto precarie. Casarini aveva chiesto alle autorità italiane di considerare i migranti come dei naufraghi, a cui lo stato doveva garantire il soccorso e lo sbarco nei propri porti. Avvenire ha scritto: «La Mare Jonio, dunque, torna libera. Per la prima volta nella storia recente, infatti, la Guardia costiera è stata autorizzata a prelevare da una nave umanitaria tutti i superstiti del naufragio, del quale si contano sei morti, in acque internazionali. Un precedente storico per tutte le organizzazioni umanitarie.»