Di nuovo le consultazioni

PD e M5S continuano a litigare trattando o trattare litigando: ora il M5S dice che l'eventuale accordo dovrà essere votato su Rousseau

(ANSA/ANGELO CARCONI)
(ANSA/ANGELO CARCONI)

Oggi alle 16 sono iniziate le nuove consultazioni del presidente della Repubblica con chi ricopre le principali cariche istituzionali e i dirigenti dei gruppi parlamentari (qui il calendario completo degli incontri). Le consultazioni si concluderanno domani e i gruppi più grandi, come Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle sono attesi domani pomeriggio.

Nel frattempo PD e M5S stanno proseguendo nella difficile trattativa per formare una nuova maggioranza parlamentare: nel corso del pomeriggio c’è stato un incontro fra i capigruppo per stendere una bozza di programma del nuovo governo e più tardi si è svolta una riunione dei gruppi parlamentari del M5S per discutere la linea adottata fino a questo momento. Al momento i due partiti sembrano essere d’accordo sulla conferma di Giuseppe Conte come presidente del Consiglio, ma il PD non sarebbe disposto a accettare che Luigi Di Maio sia di nuovo vice-presidente del Consiglio. In serata, inoltre, il M5S ha detto che, nel caso in cui domani il presidente del Consiglio riceva l’incarico di formare un governo, l’eventuale accordo con il PD dovrà essere votato dagli iscritti al movimento sulla piattaforma Rousseau, prima di essere ufficializzato.

Il Post ha seguito gli avvenimenti della giornata con un liveblog

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22.54 – Il M5S ha pubblicato un post sul suo blog in cui dice che la proposta di governare insieme al PD dovrà essere approvata dagli iscritti al movimento sulla piattaforma Rousseau, dopo che il presidente della Repubblica avrà dato l’incarico di formare il governo al presidente del Consiglio. La votazione, si legge nel post, avverrà entro la prossima settimana.

22.32 – Sono finiti sia il vertice di Di Maio con D’Uva e Patuanelli che la riunione dei gruppi parlamentari del M5S. Nessuno ha rilasciato dichiarazioni ufficiali al termine degli incontri. La7 intanto dice che domattina alle 8.30 è previsto un nuovo incontro tra le delegazioni del PD e del M5S, prima che inizi il secondo e ultimo giorno di consultazioni al Quirinale.

21.12 – Intanto la riunione dei gruppi parlamentari di Camera e Senato del M5S è ancora in corso, come documentato dal deputato Marco Rizzone. Alla riunione non sarebbe presente il capo politico del movimento, Luigi Di Maio, a colloquio a Palazzo Chigi con i capigruppo D’Uva e Patuanelli.

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20.53 – Secondo il TG La7 in serata potrebbe esserci un nuovo incontro tra Nicola Zingaretti, Luigi Di Maio e Giuseppe Conte. Al momento si tratta solo di voci e non c’è nulla di confermato.

20.19 – Al termine della riunione con il PD, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli del M5S sono andati a Palazzo Chigi a riferire a Luigi Di Maio gli esiti dell’incontro. Nel frattempo è iniziata l’assemblea dei gruppi parlamentari del M5S.

20.07 – La riunione tra PD e M5S intanto si è conclusa. I delegati dei partiti hanno parlato di una riunione proficua ma non hanno rilasciato dichiarazioni riguardo a un eventuale accordo tra i due partiti su Giuseppe Conte come presidente del Consiglio.

19.10 – Intanto tutti i giornalisti appostati nei pressi di Palazzo Chigi si sono spostati davanti a un negozio di smartphone dove sembra sia entrato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte con il figlio. Mentana stesso sembra disilluso sul fatto che possa uscirne una notizia.

19.05 – E con il Gruppo Misto della Camera sono finite le consultazioni per oggi: riprenderanno domani mattina alle 10, quando parlerà con Mattarella il gruppo “Per le Autonomie” al Senato. Le cose rimaste da tenere d’occhio stasera sono due: eventuali comunicazioni sulle trattative in corso tra M5S e PD alla Camera; e cosa succederà alla riunione prevista per stasera tra i gruppi parlamentari del M5S, dove a quanto sembra verrà messa in discussione la linea tenuta fin qui da Di Maio.

19.00 – Sono usciti anche i rappresentanti del Gruppo Misto alla Camera, che hanno tre orientamenti: una parte è «moderatamente ottimista» sulla possibilità di sostenere il governo (in questo gruppo c’è Lorenzin e Alessandro Fusacchia di +Europa); le minoranze linguistiche si asterranno sulla fiducia e valuteranno caso per caso come votare; un’ultima parte del Gruppo Misto si oppone invece alla formazione del governo (tra questi c’è Lupi).

18.55 – E questi invece sono i delegati del PD e del M5S riuniti alla Camera dopo la ripresa delle trattative di questo pomeriggio. Ci sono tra gli altri Graziano Delrio, Andrea Martella, Andrea Marcucci e Paola De Micheli del PD (sulla destra), e Francesco D’Uva, Francesco Silvestri, Gianluca Perilli e Stefano Patuanelli del M5S (sulla sinistra).

18.50 – E intanto sono arrivati al colloquio con Mattarella i rappresentanti del Gruppo Misto alla Camera, compresi i rappresentanti delle Autonomie: si vedono tra gli altri gli ex ministri Maurizio Lupi e Beatrice Lorenzin, eletti con due liste minori di centro, affiliate nel primo caso al centrodestra, nel secondo al centrosinistra.

18.40 – Sono usciti i rappresentanti del Gruppo Misto del Senato: Loredana De Petris di Liberi e Uguali, che al Senato ha 4 seggi, ha detto che il suo partito è pronto a sostenere il nuovo governo di PD e M5S, dicendo di non avere pregiudizi sui nomi e di non voler imporre veti, ma chiedendo più chiarezza sul programma. Emma Bonino, l’unico voto di +Europa al Senato, si è mostrata più scettica, dicendo di non voler dare garanzie «a scatola chiusa» a quello che ha definito «un oggetto misterioso». Ha detto, sostanzialmente, di voler capire meglio come sarà fatto il governo prima di assicurare il suo voto. Al Senato PD e M5S non hanno da soli la maggioranza, e avranno bisogno di almeno un pezzo del Gruppo Misto e delle Autonomie, che si sono già detti disposti a sostenere il governo.

18.15Il punto della situazione

• Dopo le difficoltà della scorsa notte e di questa mattina, PD e Movimento 5 Stelle hanno ricominciato ufficialmente a trattare.

• Stando alle ultime informazioni, Giuseppe Conte sarà probabilmente di nuovo il capo del governo, mentre Luigi Di Maio avrà un incarico ministeriale.

• Il segretario del PD Nicola Zingaretti, invece, ha detto che non farà parte del governo.

• Nel frattempo il presidente della Repubblica sta proseguendo la prima giornata delle nuove consultazioni: i partiti più grossi verranno ricevuti domani.

• Domani pomeriggio Mattarella riceverà PD e Movimento 5 Stelle. A meno di sorprese, in serata dovrebbe assegnare l’incarico a Conte per formare un nuovo governo.

17.57 – A quanto pare è rimasto un ultimo punto controverso nell’accordo PD-M5S: i primi non sono disposti ad accettare che Di Maio sia di nuovo vice-premier. E, cosa abbastanza rara in questo genere di trattative, lo dicono apertamente.

17.44 – Ricapitoliamo la situazione: gli incontri del presidente della Repubblica andranno avanti fino a questa sera, ma saranno consultati solo i piccoli partiti (domani è il giorno di PD, Forza Italia, Lega e Movimento 5 Stelle). Contemporaneamente, i capigruppo di Movimento 5 Stelle e PD si stanno incontrando alla Camera per discutere del programma del futuro governo. Insomma, le trattative per la nuova maggioranza procedono e, almeno per oggi, non ci aspettiamo altre sorprese. L’accordo andrà ultimato entro domani pomeriggio quando, a partire dalle 16, la delegazione del PD prima e quella del Movimento 5 Stelle poi incontreranno il presidente della Repubblica.

17.25 – Uno sviluppo importante. Si è conclusa la riunione dei dirigenti del PD iniziata alle 16, quella che i giornali aveva soprannominato “la cabina di regia”. Subito dopo il capogruppo al Senato Andrea Marcucci ha detto ai giornalisti che le trattative sul programma di governo sono state riaperte, e che fra mezz’ora lui e Graziano Delrio – capogruppo alla Camera – si incontreranno con i capigruppo del M5S per riprendere le trattative.

17.20 – È terminato l’incontro fra Mattarella e Fico. Fra un’ora il presidente della Repubblica dovrebbe incontrare il gruppo misto del Senato.

17.17 – Enrico Mentana sostiene di avere una fonte secondo cui Conte non vorrebbe alcun vice-presidente del Consiglio nell’eventuale nuovo governo. Poco dopo però la presidenza del Consiglio ha smentito questo scenario, dicendo che al momento l’ipotesi di lavoro è quella di avere due vice-presidenti del Consiglio, come nel governo uscente.

17.09 – Irene Tinagli, ex deputata di Scelta Civica, poi renziana e ora molto vicina a Calenda, si unisce al gruppo, non molto folto, di coloro che nel PD sono contrari all’accordo con il Movimento 5 Stelle.

17.05 – Uno dei nostri migliori reporter investigativi ha risolto il mistero dell’oggetto sul tavolino del presidente Mattarella: si tratta di un campanello. Se poi serva per chiamare gli assistenti del presidente a fine colloquio, o per convocare i corazzieri per liberarsi di ospiti che si trattengono troppo a lungo non siamo ancora riusciti a stabilirlo.

17.00 – Ed ecco Mattarella a colloquio con il presidente della Camera Fico.

16.58 – Per capire che aria tira nella Lega, ecco il testo di alcuni tweet pubblicati nelle ultime tre ore dall’account ufficiale del partito di Matteo Salvini. Tutti in maiuscolo, naturalmente, e la maggior parte dei quali ha davanto il segno + con cui solitamente le agenzie di stampa evidenziano le notizie urgenti. Insomma, gli animi sono sereni.

• #SALVINI: “CONTE BIS È LA RIEDIZIONE DEL GOVERNO MONTI, DIETRO CI SONO MERKEL E MACRON”
• ++ CHI VUOLE CONTE PREMIER? L’EUROPA! ++
• ++ PD E M5S PENSANO ALLA POLTRONA E SI DIMENTICANO DEGLI ITALIANI ++
• ++ SALVINI GRIDA AL «RIBALTONE»: SVENDONO L’ITALIA A MERKEL ++
• ++ #SALVINI: “SBRIGATEVI O SI VOTI” ++
• #SALVINI: “CONTE POTEVA DIRCI IN ANTICIPO CHE M5S ERA COSTOLA DEL PD”

16.52 – Tutti a prendere in giro Trump che chiama il presidente Conte “Giuseppi”, ma lo sappiamo tutti che i nomi stranieri sono difficili.

16.49 – Nel frattempo il presidente della Camera Roberto Fico è arrivato al Quirinale.

16.36 – Cari lettori, abbiamo un quesito per voi, in particolare se siete esperti di arredamento di interni oppure se avete già partecipato alle consultazioni del presidente della Repubblica. Aiutateci a capire cos’è l’oggetto nel cerchio rosso, presente in tutte le foto degli incontri al Quirinale (qui trovate l’immagine ad alta risoluzione).

Qui sotto l’oggetto misterioso ingradito grazie ai nostri potenti mezzi tecnologici.

16.22 – Per Giuseppe Conte è arrivato anche un endorsement inaspettato dal presidente americano Donald Trump: «si mette bene per Giuseppi [sic] Conte, il rispettatissimo primo ministro della Repubblica italiana. Al G7 ha rappresentato l’Italia in maniera efficace. Ama il suo paese e lavora bene con gli Stati Uniti. È un uomo di grande talento, che si spera rimanga primo ministro!». Non è la prima volta che Trump sbaglia il nome di Conte: evidentemente è convinto che si chiami così.

16.19 – La presidente del Senato Casellati ha appena lasciato il Quirinale.

16.16 – I capigruppo di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, hanno lasciato la Camera, dove si sono incontrati con Luigi Di Maio e con i presidenti di commissione del partito, e hanno raggiunto Palazzo Chigi, dove si trova il presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

16.12 – Come si guardano questi due.

16.10 – Sono parecchi i segnali di riavvicinamento. Poco fa su La7 il deputato del PD Emanuele Fiano ha detto che ci sono «ottime possibilità» che il negoziato vada a buon fine: è probabile che da qui a stasera leggeremo diverse altre dichiarazioni simili, a meno di altri colpi di scena.

16.07 – Ecco il comunicato con cui il Movimento 5 Stelle ha segnalato la ripresa delle trattative.

16.04 – Nel frattempo Beppe Grillo ha pubblicato un post sul suo blog in cui Dio gli parla e gli spiega perché è un prescelto. Contiene frasi come questa: «Io ho scelto lei, signor Beppe, per diffondere questo panorama, questo feeling».

15.55 – Se non volete perdervi nemmeno un secondo delle consultazioni di oggi, qui trovate la diretta streaming per seguire le eventuali conferenze stampa che i leader politici terranno dopo aver parlato con Mattarella.

15.50 – Il capogruppo del PD in Senato Andrea Marcucci, un renziano molto favorevole all’accordo, entrando nella sede del PD ha detto che con il Movimento 5 Stelle sono stati fatti «dei passi avanti».

15.47 – Facciamo un rapido punto: tra un quarto d’ora la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati dovrebbe incontrare il presidente della Repubblica nel primo incontro di queste seconde consultazioni. Sempre tra un quarto d’ora nella sede del PD di via del Nazareno a Roma si incontreranno i dirigenti del PD per decidere come procedere nelle trattative.

15.45 – Sta circolando di nuovo su Twitter un tweet che il presidente del Consiglio uscente Giuseppe Conte pubblicò il 25 luglio, un paio di settimane prima che la Lega provocasse la crisi politica. Conte stava rispondendo ad alcune dichiarazioni di Matteo Salvini, che lo aveva accusato di cercare “maggioranze alternative” per via di una cosa che aveva detto al Senato. Conte commentò le accuse di Salvini spiegando che l’ipotesi di guidare un nuovo governo con una maggioranza diversa era «pura fantasia», frutto di «un ragionamento da Prima Repubblica». Eppure è esattamente la possibilità di cui ora stanno discutendo apertamente PD e M5S in queste ore.

15.42 – Un’altra grande questione è se il Movimento 5 Stelle sottoporrà l’eventuale accordo con il PD al voto degli iscritti sulla piattaforma Rousseau. E cosa accadrebbe se l’accordo venisse bocciato?

15.33 – Le agenzie scrivono che Di Maio in questo momento è a colloquio con i capigruppo di Camera e Senato, Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli, e con i presidenti di commissione del Movimento: si tratta di una sorta di “anteprima” dell’incontro di Di Maio con tutti i Parlamentari fissato per stasera (tutti i giornali riportano che la grande maggioranza di loro sarebbe favorevole a un accordo con il PD).

15.30 – Nelle ultime ore le dichiarazioni dei vari leader del PD si assomigliano un po’ tutte, si differenziano giusto per un po’ di scetticismo in più o in meno nei confronti del Movimento 5 Stelle a seconda della corrente di appartenenza. Tra i pochi che hanno criticato apertamente e frontalmente le modalità con cui il partito sta conducendo il negoziato col M5S c’è il parlamentare europeo Carlo Calenda, che ha rotto il silenzio che si era imposto su Twitter – meno di una settimana fa – per dire che «da giorni stiamo prendendo schiaffi da Di Maio e soci».

15.25 – Il presidente del Consiglio e il suo staff, invece, negano che Di Maio abbia mai richiesto per sé il ministero dell’Interno (ma specificano che la richiesta non è mai avvenuta “alla presenza” del presidente Conte).

15.19 – Tra le ragioni che potrebbero aver spinto il Movimento ad ammorbidirsi e ad accettare la ripresa delle trattative dopo ieri notte potrebbe esserci anche la pressione di alcuni dirigenti del partito, contrari a quello che hanno percepito come un eccessivo irrigidimento di Luigi Di Maio nelle ultime ore. Qui ad esempio, Roberta Lombardi, storica leader del Movimento e attualmente capogruppo nella regione Lazio, sembra lanciare un chiaro messaggio al suo leader di partito.

15.13 – Il PD ha reagito piuttosto seccamente agli ultimatum del Movimento 5 Stelle, in particolare perché, a quanto sembra, il Movimento aveva richiesto non solo la conferma del ruolo di Conte, ma anche una serie di ministeri chiave, come il ministero dell’Interno per Di Maio. Nel corso del pomeriggio la situazione è sembrata tranquillizzarsi. I capigruppo di entrambi i partiti, da giorni i più attivi nelle trattative, hanno entrambi affermato nelle ultime ore che i contatti non sono conclusi, ma proseguono.

15.08 – Ricapitoliamo a che punto eravamo arrivati con le trattative PD-M5S: gli incontri ufficiali sono iniziati ieri e sono proseguiti tutto il giorno. L’incontro più importante è iniziato alle 21 a Palazzo Chigi, dove Di Maio e Conte hanno incontrato Zingaretti e il vicesegretario del PD Orlando. L’incontro è durato 4 ore e non è andato molto bene. La mattina dopo il Movimento ha annullato un nuovo incontro fissato per le 11 e ha dato al PD un ultimatum: accettare Conte come capo del governo o la trattativa si sarebbe interotta.

14.56 – Le trattative tra PD e Movimento 5 Stelle sono, ovviamente, l’evento politico più importante di oggi. Ecco i due incontri dai quali ci aspettiamo qualche novità:
• Ore 16: i leader del PD dovrebbero riunirsi nella sede romana del partito per decidere come proseguire le trattative con il Movimento 5 Stelle
• Ore 19.30: i gruppi di Camera e Senato del Movimento 5 Stelle si riuniscono per discutere la gestione delle trattative da parte di Di Maio. Potrebbero esserci votazioni su come proseguire.

14.50 – Ci sono due eventi da seguire parallelamente oggi: da un lato ci sono le consultazioni (qui il calendario completo degli incontri) che oggi riguarderanno soltanto le cariche istituzionali e i piccoli partiti (i grossi arrivano domani). Poi c’è la trattativa PD-Movimento 5 Stelle, che prosegue via messaggi, tweet, ammiccamenti e altri segnali più o meno non verbali.

14.45 – Benvenuti al liveblog del Post sul primo giorno delle seconde consultazioni di questa crisi!