Altre due persone sono state arrestate per l’esplosione avvenuta due settimane fa all’Agenzia delle entrate di Copenaghen

La sede dell'Agenzia delle entrate danese a Copenaghen, in Danimarca, il 7 agosto 2019 (Ólafur Steinar Rye Gestsson / Ritzau Scanpix)
La sede dell'Agenzia delle entrate danese a Copenaghen, in Danimarca, il 7 agosto 2019 (Ólafur Steinar Rye Gestsson / Ritzau Scanpix)

Altre due persone sono state arrestate in Svezia per l’esplosione avvenuta lo scorso 6 agosto alla sede dell’Agenzia delle entrate di Copenaghen, in Danimarca: il totale dei sospettati è così salito a quattro, uno in custodia cautelare e uno ancora in fuga, entrambi di nazionalità svedese. Non si conoscono invece le identità e le provenienze dei due sospettati arrestati ieri, ma la polizia ha detto che hanno 22 e 27 anni.

L’esplosione non aveva causato feriti, ma aveva danneggiato gravemente la facciata dell’edificio: si sa che è stata causata intenzionalmente, ma non ci sono informazioni sulle possibili motivazioni. Inizialmente si era ipotizzato un collegamento con l’alta pressione fiscale danese, ma il fatto che i primi due sospettati fossero svedesi – un paese dove gli attentati esplosivi sono relativamente frequenti – aveva reso più incerte le cose.